VERBANIA – 29.06.2016 – Ci si rivede a settembre.

Nulla di fatto, questa mattina, nell’udienza della causa civile tra Comune di Verbania e ConSerVco per le fatture auto-scontate dell’estate 2015. Il giudice Mauro D’Urso ha preso atto che tra le parti è in corso una trattativa per un accordo economico e, quindi, ha rinviato – come già fatto in precedenza il 27 maggio – a settembre, dopo le ferie d’agosto. Le parti avranno dunque tutta l’estate per discutere e trovare una quadra. In senso stretto, per la verità, una bozza d’intesa ci sarebbe perché Alberto Gagliardi, il nuovo amministratore unico della società eletto tra le polemiche e con una parte dei sindaci saliti sull’Aventino, nel dialogare con il Comune e il Coub avrebbe trovato una convergenza. La vertenza nasce per 61.953 euro, cioè il 20% della fattura che ConSerVco ha emesso a Verbania nell’agosto 2015 per i servizi di raccolta rifiuti e pulizia previsti da contratto. L’Amministrazione ha trattenuto quella somma perché ritiene si siano verificati gravi disservizi. La società, allora amministrata da Biagio Bonfiglio, ha sempre negato i disservizi, arrivando a proporre, di fronte al rifiuto al pagamento, un’ingiunzione già accordata dal giudice per metà circa dell’importo.

Sulla transazione, nel frattempo, s’è aperto un fronte politico. I sindaci critici con i modi dell’elezione di Gagliardi, già nell’assemblea dei soci avevano chiesto che ogni eventuale accordo fosse ratificato dall’assemblea. Di questo s’è discusso, su richiesta del primo cittadino cannobiese Giandomenico Albertella, nell’ultima riunione del comitato di controllo analogo, l’organismo interno che regola i rapporti tra società e azienda e che ha rimesso la decisione proprio all’assemblea dei soci. Starà ai sindaci decidere se e a quanto transare, ferma restando l’intenzione dei più intransigenti di fare in modo che l’eventuale danno economico non ricada sugli altri comuni ma sia gestito all’interno delle partite Verbania-ConSerVco.