VERBANIA – 09.03.2016 – Il primo round
va a ConSerVco, ma la battaglia potrebbe concludersi con una tregua. Nel lungo braccio di ferro tra l’azienda dei rifiuti e il Comune di Verbania per il famoso auto-sconto del 20% reclamato dal sindaco Silvia Marchionini sulla fattura dell’agosto 2015, c’è una novità. Nei giorni scorsi nell’ultima udienza del procedimento civile avviato dalla municipalizzata per vedersi riconosciuti i 61.953,33 euro dovuti, il giudice s’è pronunciato a favore di ConSer, accordando l’esecutività dell’ingiunzione di pagamento. La decisione, per la verità, non riguarda l’intera somma di quasi 62.000 euro, ma vale per 32.000 euro. Per semplificare: il magistrato ha ritenuto che il mancato pagamento del 20% fosse troppo e che ConSer ha diritto a avere subito almeno 32.000 euro, cioè più del 50%. Quanto agli altri 30.000, se ne riparlerà nella prossima udienza fissata a maggio. In concreto che cosa significa? Significa che ConSerVco, avendo in mano un titolo esecutivo, può chiedere l’immediato pagamento di 32.000 euro. Ma non lo farà, almeno per ora, perché comunque c’è l’intenzione – confermata dall’amministratore unico Biagio Bonfiglio – di trattare e di chiudere la vertenza in via bonaria. Certo, ora la trattativa è più favorevole a ConSerVco e meno al Comune, che ha incassato dal giudice un “no” alle eccessive richieste del sindaco Marchionini.
Il nodo di tutto sono i disservizi nella raccolta rifiuti e nella pulizia della città. Disservizi gravi, secondo Marchionini, meritevoli di un rilevante sconto (il famoso 20%). Disservizi inesistenti secondo ConSerVco e il suo amministratore, che per questo ha agito per vie legali nell’intento di recuperare il credito. Disservizi sicuramente – ma non è nemmeno detto – non superiori a 30.000 euro, come ha stabilito il giudice.
In questa singolare lotta, che vede opposto il Comune alla società di cui è socio di riferimento e principale cliente, chi uscirà vincitore lo si saprà tra qualche mese, quando sarà definita del tutto, in via bonaria o per sentenza del giudice, l’entità dei disservizi di agosto 2015.