VERBANIA – 22.01.2019 – La richiesta è stata respinta
e, in più, i ricorrenti sono stati condannati a pagare 5.000 euro di spese legali alle controparti. L’eliporto privato che una famiglia russa ha iniziato a realizzare nel 2017 a Vedasco –oggi i lavori sono sospesi– non va rimosso, né il terreno sbancato riportato a bosco. Così ha stabilito oggi la seconda sezione del Tar Piemonte, chiamata a valutare il ricorso dei vicini di casa dei russi che, dopo aver ottenuto l’annullamento del permesso di costruire per vizi formali, mancanza di adeguati pareri paesaggistici e idrogeologici e una lacunosa istruttoria del Comune, avevano avanzato istanza di ottemperanza. Sostenevano, cioè, che in conseguenza dell’annullamento, tutto dovesse tornare come prima e che il Comune di Stresa dovesse anche corrispondere i 5.000 euro di spese legali che non aveva saldato.
L’ente pubblico, al contrario, dichiarando di aver pagato le spese nei tempi di legge (che decorrono dall’avvenuta notifica), ha spiegato di aver istruito di nuovo la pratica edilizia per portare a termine l’eliporto su un progetto in via d’approvazione che ha già avuto primi pareri e che è stato successivamente modificato alla luce delle indicazioni di geologi e agronomi esterni ingaggiati dal Comune. Dopo una prima udienza interlocutoria a ottobre e la richiesta dei giudici di avere dal Comune più notizie, è giunta la decisione che dà contro ai vicini. La sentenza è costruita su due principi: 1) l’area così com’è, secondo i tecnici, non crea pericoli idrogeologici, 2) il permesso di costruire era stato annullato non per vizi insanabili, tanto che i proprietari dell’eliporto stanno completando l’iter per poter riprendere i lavori. Riconoscendo dunque le ragioni delle controparti, il Tar ha condannato i ricorrenti a versare 2.500 euro di spese legali ai russi e altrettanti alla città di Stresa. Ai vicini di casa non resta, come suggerito dai magistrati, di attendere la fine dell’istruttoria e, eventualmente, ricorrere nuovamente al Tar contro il nuovo permesso di costruire.