VERBANIA – 30.04.2018 – Volano gli stracci
tra sindaco e associazione e la politica entra a gamba tesa. Viaggia su due piani il “caso” del Palio remiero che “Piazza Vila” vuole portare a Omegna e che il Comune reclama per Pallanza.
Il primo piano è quello dei rapporti tra il sindaco Silvia Marchionini (e giunta) e le varie associazioni che organizzano eventi in città. Un rapporto che s’è logorato e, nel caso di Piazza Vila, rotto del tutto. Con l’intento di rianimare una città che riteneva sonnecchiante, il primo cittadino ha agito in prima persona, favorendo l’ascesa di alcune associazioni in concorrenza (o a discapito, così qualcuno l’ha vissuta) di altre o, per esempio, caldeggiando la rivoluzione della Pro loco. Ha, insomma, cercato di incidere, andando però anche a intaccare un certo equilibrio. Un esempio lampante è quanto accaduto a Intra con le serate estive e i commercianti. Prima l’Amministrazione ha appoggiato la nascita dell’associazione IntraInsieme, sostenendo “Intra by night”. Poi, quando i commercianti hanno litigato tra di loro (con pesanti polemiche su Facebook e con una sfilza di querele oggi al vaglio della Procura di Verbania che promettono più d’un procedimento penale) ha ripiegato in fretta e furia sulla Pro loco e su “Verbania Street art”, un mezzo flop. Per poi ritrovare come interlocutore Confcommercio, con cui ha concordato gli addobbi floreali estivi.
Dietro tutto questo ci sono, manco a dirlo, i soldi, cioè le (tante o poche) migliaia di euro di contributi che la giunta può assegnare a discrezione.
Il “non detto” (o l’alluso) del presidente Ceresini sul “Palio remiero” e sul Ferragosto è la presenza di E20VB, associazione presieduta da Giorgio Comoli nata da poco ma che ha preso sempre più piede, spaziando dal Capodanno ai go-kart, dai risotti al Battello di Babbo Natale sino alla novità del Carnevale estivo, cioè appunto la serie di appuntamenti che ha fatto il suo ingresso nella settimana ferragostana, riducendo Piazza Vila, che quegli eventi li ha sempre gestiti in autonomia. Che fosse un copione già scritto non era un mistero, basta rileggere quanto Marchionini disse a settembre presentando il neo-assessore alla Cultura Danilo Minocci e il comitato eventi mai ufficialmente nato.
In questa vicenda c’è, poi, il piano politico. Il rischio di perdere il Palio remiero ha sollevato -a un anno dalle elezioni- le reazioni (tutte negative, con sfumature e toni diversi, naturalmente) di Fronte nazionale, Fratelli d’Italia e Forza Italia, che attaccano il sindaco. Di più, l’inserimento di Omegna e della neoamministrazione di centrodestra guidata dal leghista Paolo Marchioni che ha beffato quella della dem Marchionini ha aggiunto sale sulla ferita.


