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VERBANIA – 07.03.2018 – Due pesi, due misure.

Fa discutere e solleva polemiche politiche la decisione della giunta Marchionini di costituirsi parte civile nel procedimento penale per diffamazione aggravata che vede imputati il consigliere comunale di minoranza Michael Immovilli e il referente del movimento civico Verbania Nova Massimo Stoppa.

L’oggetto della controversia non è il capo d’imputazione, né che l’Amministrazione si sia costituita in giudizio, ma il fatto che la presenza come parte offesa in un processo del Comune si faccia per alcuni e non per altri. insomma, a senso unico. Di “due pesi e due misure” aveva già parlato stamane sul suo blog Verbania focus on Renato Brignone di “Sinistra & Ambiente”, difendendo Immovilli. Poi ha rincarato la dose Patrich Rabaini, consigliere comunale di Comunità.vb, ma anche avvocato. “Per i nemici le leggi si applicano, per gli amici si interpretano”, commenta citando Giovanni Giolitti e osservando come la giunta abbia scelto di non costituirsi parte civile nel processo che vede imputata per abuso d’ufficio l’assessore Laura Sau ma lo faccia per quello che coinvolge il consigliere di minoranza Immovilli. “Un’inaccettabile caduta di stile della giunta – rimarca –. Al di là del merito delle vicende, che non ci devono occupare perché sub iudice, non posso non rilevare come siano stati usati due pesi e due misure da questa giunta di matrice “Democratica” che oggi è ‘garantista’ e domani ‘colpevolista’”.

Si dicono basiti Stefania Minore e Roberto De Magistris, che ritengono “inopportuna” la costituzione parte civile del Comune, fatta “a spese dei cittadini”: “Apprezziamo l’assenza dell’assessore Sau, che ha avuto la decenza di non prendere parte alla giunta che ha deciso la costituzione di parte civile, visto che la stessa giunta, nonostante le richieste arrivate sia da noi sia da altri colleghi del Consiglio Comunale, non ha voluto presentare la richiesta di costituzione parte civile nel procedimento che la riguarda – proseguono –. Facciamo notare ai cittadini che nel caso dell’assessore Sau è palese il danno d’immagine per la città -qualora il tribunale dovesse riconoscerla colpevole-, mentre per la critica politica mossa nei confronti di Marchionini il danno d’immagine a nostro avviso è più una questione personale. Il Sindaco al quarto anno di mandato non ha ancora capito che è un personaggio pubblico e come tutti i politici d’Italia è oggetto di critica politica che a volte può essere positiva e a volte negativa, ma comunque lecita in un paese democratico; la smetta di perdere tempo a controllare i profili Facebook delle persone che non giudicano positivo il suo lavoro, impegni invece il suo tempo a realizzare tutte quelle promesse ad oggi disattese visto che il suo tempo sta per scadere!”.

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