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forni massimo
VERBANIA – 21.08.2016 – Dimissionario o dimissionato?

È questo l’interrogativo che la Lega Nord lancia dopo la notizia dell’imminente rimpasto di giunta che interesserà l’assessore ai Lavori pubblici Massimo Forni (nella foto). In una nota stampa il Carroccio allude ai veri motivi della sua sostituzione, che non sono ancora stati ufficializzati – né, peraltro, nemmeno il rimpasto che rimane argomento di confronto nella maggioranza – ma che secondo il consigliere leghista Stefania Minore potrebbero essere legati a altro. “Avevo portato all'attenzione dell'opinione pubblica e del Consiglio Comunale i conflitti d'interesse di alcuni membri del Consiglio appartenenti al Pd, tra cui Forni, che è stato socio fondatore con mansioni direttive e di presidenza della Cooperativa Isola Verde dal 1980, data della sua fondazione – dichiara Minore –. Riteniamo che ci sia un evidente conflitto d'interesse nell'essere assessore ai Lavori pubblici, appalti e contratti e appartenere alla Cooperativa che li riceve. L’inopportunità di Forni per noi resta, anche se l'assessore si era dimesso dalla carica di Presidente”. Da queste premesse l’affondo sotto forma di domanda: “Assessore si dimette perché è sottoposto a indagini legate alla sua carica, oppure non ha più interesse a ricoprire l'assessorato ai Lavori pubblici?".

Domani sera, intanto, è convocata una riunione allargata del Pd in cui si discuterà del rimpasto, già oggetto in almeno due occasioni di un confronto tra il sindaco Silvia Marchionini e il segretario cittadino Nicolò Scalfi, da questa convocato. Sull’operato di Forni, ripreso dallo stesso primo cittadino nell’intervista al settimanale Eco Risveglio rilasciata a giugno, già a inizio anno c’erano stati dubbi del Pd per la sua poca presenza in assessorato e incisività nell’azione amministrativa. Finora la linea del partito è stata indifferente al rimpasto, perché pur nel clima di tensione tra segreteria e sindaco, non c’è stata la volontà di influire nella composizione dell’esecutivo o di forzare la mano a Marchionini, nei confronti della quale la posizione resta critica.

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