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VERBANIA – 26.01.2019 – Come se non bastassero

le critiche sul masterplan per la conversione da area industriale a parco commerciale, a gettare benzina al fuoco di una polemica –quella sull’area ex Acetati– che verosimilmente infiammerà l’imminente campagna elettorale, è arrivata la delibera con cui la giunta Marchionini ha gettato una “ciambella fiscale” all’azienda impegnata nel tentativo di evitare il fallimento proponendo al tribunale di Alessandria un piano di ristrutturazione del debito. Il primo gruppo a schierarsi contro la moratoria sul pagamento è “Una Verbania possibile”, movimento civico che ha come rappresentanti in Consiglio comunale Renato Brignone (Sinistra e Ambiente) e Paola Zanoia (CittadiniConVoi). Il commento è negativo sin dal titolo della nota stampa diffusa l’altro ieri: “l’Amministrazione aiuta i ‘temporaneamente’ poveri”. “La giunta ritiene le difficoltà economiche della Acetati immobiliare Spa di natura transitoria, recente e comunque legate ad una congiuntura economica contingente e generalizzata – scrive Una Verbania possibile –; e dichiara apertamente di essere interessata a che la Acetati non fallisca”. Il rischio paventato è di rinviare l’incasso delle tasse. “la Giunta concede ad Acetati la possibilità di provvedere al pagamento dei tributi a partire dall’ottavo anno di maturazione dell’imposta”, sostiene sommando ai tre anni della moratoria i cinque che, per legge, si riserva l’ente per emettere l’avviso di accertamento prima della prescrizione.

 

 

 

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