VERBANIA - 24.01.2019 - Battelli fino a ora tarda,
linee di bus, posteggi disponibili. E' articolata la lista delle richieste che frontalieri (e non solo) avanzano alle istituzioni per migliorare la viabilità sulla Ss 34, quando ci sono criticità. E così anche due utenti della Statale 34 sono stati convocati nel gruppo ristretto che lavora a un piano d'emergenza da mettere in atto in caso di calamità (o lavori) che interrompano la viabilità sull'arteria internazionale. "Non ci presentiamo come frontalieri, ma come utenti visto che la viabilità sulla 34 interessa tante categorie diverse" premette Pier Maria Mazza, fondatore del gruppo Fb "Utenti della Statale 34". Dopo l'incontro preliminare dei giorni scorsi, si attende per i prossimi giorni una convocazione da parte della Provincia per avviare quel tavolo tecnico che, assieme ai rappresentati di Navigazione, VCO Trasporti, albergatori, commercianti, sindacati e col coordinamento della Protezione Civile metta sulla carta quelle misure che in maniera "automatica" in caso di criticità entrino subito in funzione. Lo scopo è ridurre al minimo i disagi grazie ad un coordinamento efficace. Avete avanzato delle richieste particolari? "Intanto partiamo con una consapevolezza. Sappiamo che la messa in sicurezza della Statale richiederà anni di cantieri - aggiunge Mazza - anche se le opere partissero subito. Per questo temiamo, anzi ne siamo quasi certi, che possano ripresentarsi altre frane o altri problemi a interrompere la viabilità. La prima cosa che chiediamo è che per la prossima volta si giunga preparati con un piano per la mobilità alternativa che includa un efficace trasporto su gomma e via lago". In particolare cosa deve migliorare rispetto a quanto messo in atto con l'ultima emergenza, quella di novembre ? "Un trasporto via lago che funzioni dalle 4 del mattino alle 24 a prezzi accessibili, intanto. Ci rendiamo conto che potrebbero esserci corse semivuote - aggiunge il frontaliere - ma va considerato il servizio pubblico, non ci si può fermare ai soli costi. E un'altra cosa, pur appezzando il lavoro fatto dai taxi boat tra Cannero e Cannobio durante l'emergenza, non ci dispiacerebbe che anche questo servizio venisse svolto dai mezzi della Navigazione". E relativamente al trasporto su gomma? "Un servizio di bus che giunga in Svizzera nel caso in cui dovessero presentarsi problemi a Cannobio. Sarebbe utilissimo e risolverebbe anche tanti problemi di parcheggio. Dirò di più, va ripresa l'idea di un servizio di linea quotidiano fino a Locarno. Il sindaco Marchionini ci ha lavorato negli anni scorsi, ma c'è stato un nulla di fatto. E invece bisognerebbe tornare a lavorarci". Allora fu impossibile convincere gli svizzeri: "Dobbiamo provarci ancora, i vantaggi sarebbero innumerevoli anche per diminuire il transito sulla statale; lo stesso andrebbe fatto sull'altra sponda. E' da tempo che nel Cantone, si parla di una tassa di 80 franchi mensili per parcheggiare la propria auto nei posteggi delle aziende con più di 50 posti. Un provvedimento che era stato pensato per danneggiare i frontalieri e che non è entrato in vigore perchè avrebbe danneggiato anche gli svizzeri. Ma potrebbe essere applicato...E allora sarebbero molti a voler usare il bus". Insomma, i punti centrali sono la mobilità alternativa: "Noi riconosciamo che il problema è complesso - precisa Mazza - e infatti siamo molto grati d'essere stati convocati a far parte del tavolo tecnico. Credo però che in realtà ancora più complesso di quanto si pensi, perchè le problematiche sulla statale 337 della Vigezzo e sulla stessa provinciale della Cannobina andrebbero egualmente considerate nel piano, proprio per le ricadute sulla 34 nel caso di criticità".