VERBANIA – 17.01.2019 – Per loro, la cui protesta
aveva smosso le coscienze degli amministratori locali provocando il rinvio della dichiarazione di dissesto del Vco, i soldi non ci sono. Né ci saranno, a meno che non ne arrivino più di quelli promessi. È questa la risposta che stamane gli imprenditori-fornitori-creditori della Provincia che l’8 gennaio avevano improvvisato un sit-in al Tecnoparco (nella foto) hanno ricevuto dai dirigenti della Provincia. A Fondotoce una ventina sono tornati a chiedere chiarimenti, non tanto sul futuro dell’ente, che è legato alla revisione dei crediti in atto insieme alla Regione e alla buona volontà (e i soldi) di Torino di contribuire a evitare il default, quanto sul loro destino. Si tratta perlopiù di costruttori o imprese edili che hanno effettuato o stanno effettuando lavori stradali come la frana di Cavaglio Spoccia o il ponte di Meggiana in Valle Anzasca, o come la salatura delle strade con la reperibilità in caso di sgombero neve. Si tratta di aziende che hanno decine e decine di dipendenti, sono esposte con le banche perché attendono pagamenti importanti anche da più di un anno, rischiano di prendere poco o nulla in caso di dissesto e, soprattutto, vogliono sapere se avranno qualcosa a breve. La risposta degli uffici è stata, in questo senso, negativa, in linea con quanto detto negli incontri precedenti. Il denaro trasferito dalla Regione (finora 1,4 milioni, un altro è atteso entro fine mese) è stato e sarà utilizzato per coprire lo scoperto di cassa.