TORINO - 17.11.2018 - Medici di medicina generale negli ospedali
contro il sovraffollamento dei pronto soccorso. Lo prevede il protocollo d’intesa, con validità due anni, che la Regione Piemonte ha sottoscritto coi sindacati dei medici di famiglia Fimmg, Snami e Smi, con l’obiettivo di ridurre gli accessi inappropriati e fornire allo stesso tempo una migliore risposta ai pazienti. Nei principali ospedali piemontesi verrà istituito un “ambulatorio delle non urgenze”, separato dai locali del pronto soccorso, in cui opererà un medico di medicina generale (un medico di famiglia oppure un medico di continuità assistenziale). L’ambulatorio prenderà in carico tutti i pazienti che sono già stati sottoposti a triage presso il pronto soccorso, ma che sono stati classificati come codici bianchi, con esigenze non riconducibili all’emergenza-urgenza e quindi minore priorità. Il medico di medicina generale a quel punto si occuperà di visitare il paziente e potrà confermare la non urgenza del caso: il paziente sarà quindi dimesso e affidato al proprio medico curante. Il medico potrà però anche modificare il codice di triage, giudicandolo di priorità maggiore. In questa circostanza il paziente tornerà in pronto soccorso.