VERBANIA – 22.11.2017 – I lavori imposti dall’Arpa

sono stati effettuali e l’impianto – che resta sotto monitoraggio – è stato riacceso. Sta tornando a pieno regime il forno crematorio di Pallanza, chiuso da inizio agosto per la manutenzione straordinaria disposta in seguito ai verbali elevati per irregolarità nella gestione degli scarti e per inquinamento. È stata la stessa agenzia regionale, il 13 novembre, a dare il via libera alla riaccensione dopo aver verificato le ultime analisi disposte sui fumi in emissione dall’impianto situato nel cimitero di Pallanza. Un via libera subordinato “al costante rispetto delle indicazioni gestionali emerse nel corso del procedimento”. Questa parte dell’autorizzazione, scritta in grassetto e sottolineata, si riferisce in particolare all’uso degli additivi chimici – urea e sorbalite – con cui si abbattono gli inquinanti prodotti dalla combustione. In passato urea e sorbalite venivano inserite manualmente nel forno dagli addetti. Spesso, però, come ha riscontrato e sanzionato Arpa, ciò non avveniva: perciò è stata imposta l’installazione d’un dosatore automatico. Ma è stata imposta anche la tenuta di un registro puntuale dei guasti e dei malfunzionamenti (da segnalare immediatamente all’ente controllore) in cui annotare anche il numero di cremazioni giornaliere e le quantità di reagenti chimici impiegati. Entro il 30 novembre il Comune deve inoltre fornire le disposizioni operative date agli addetti e entro il 31 dicembre commissionare e consegnare nuove analisi sui fumi. Le ultime, che risalgono al 27 e al 30 ottobre, hanno dato esito negativo, non sono stati cioè riscontrati quegli inquinanti che hanno determinato la chiusura del forno per tre mesi.