VERBANIA - 19.04.2021 - Una conferenza in piazza, davanti al municipio, suggellerà mercoledì 21 aprile le adesioni al Comitato Salute provinciale. Al di là delle formule, lo scopo dei promotori (i tre consiglieri Laura Sau, Giovanni Alba e Giovanni Battista Finocchiaro), è convogliare trasversalmente le forze attorno all'appello per restituire all'ospedale Castelli la sua piena operatività - fortemente ridimensionata dalla pandemia - e scongiurarne la privatizzazione. Quanto successo avrà la chiamata dei consiglieri di area centrosinistra, lo si potrà capire meglio sabato 24 aprile, quando alle 15 davanti al nosocomio verbanese si terrà il presidio "Liberiamo il Castelli". Così titola l'appello lanciato da Sau, Alba e Finocchiaro che parte da quell'ordine del giorno dell'11 marzo scorso, col quale il consiglio comunale verbanese alla quasi unanimità (solo la Lega s'era rifiutata di votarlo) chiede alla Regione Piemonte e all’ASL VCO di riportare alla funzionalità l’attività urgente e quella oncologica e chirurgica del Castelli, come da prescrizione regionale. Altra richiesta è di ristabilire, terminata l’ondata pandemica, tutte le attività precedenti, investendo le risorse necessarie per recuperare e potenziare in tempi rapidi il ritardo che si è accumulato in seguito al blocco di tutte le attività programmate sia nei reparti che negli ambulatori.
Lo stesso ordine del giorno chiede rassicurazioni sul rispetto della direttiva regionale del 27 gennaio 2021 che dispone il ripristino dei posti letto dedicati alle attività chirurgiche e all’ unità di terapia intensiva coronarica presso il Castelli.
Dopo aver raccolto l'adesione di "Grande Nord", anche Italia Viva annuncia il suo sostegno all'iniziativa. "La direttiva regionale DIRMEI del 27 gennaio 2021 imponeva il ripristino delle attività pre-Covid in tutti gli ospedali della Regione Piemonte. Al Castelli di Verbania questo ancora non è avvenuto. Facciamo presente che si tratta di una struttura nella quale vengono effettuate anche cure oncologi- che. Queste ultime, assieme alle prestazioni chirurgiche urgenti, ad oggi non sono state riprese. Questo evidenzia come la pandemia abbia messo in luce le criticità di un sistema sanitario che era- no presenti da ben prima. E’ verissimo, infatti, che il personale sanitario sta tuttora lavorando in condizioni di forte sollecitazione dovute al sovraccarico di lavoro causato dal riempimento delle te- rapie intensive, tuttavia il perdurare di questa mancata ripresa delle attività pre-Covid sta portando i cittadini, verbanesi e non, a forti disagi nel ricevere le cure necessarie alle patologie differenti dal Covid.
Perché al Castelli ancora non si è dato seguito alla direttiva del 27 gennaio? Perché i cittadini debbono rivolgersi a strutture alternative, come l’Istituto Auxologico e il Garofalo, quando è nel loro pieno diritto avere garantite le cure dalle strutture sanitarie pubbliche?
Per questi motivi, Italia viva VCO manifesta il proprio appoggio ai consiglieri comunali verbanesi che hanno presentato l’ordine del giorno all’ultimo Consiglio per indire un presidio previsto per sabato 24 aprile alle 15 davanti al Castelli, al quale parteciperemo in sostegno di quella che è una richiesta di attenzione ad un tema cruciale non solo per i cittadini del Verbano, ma per l’intera Provincia".