VERBANIA - 31-03-2021 -- Sono tornati a casa dopo un mese di soggiorno “forzato” in canile, liberati dal Tribunale, i tre cani che le guardie eco-zoofile avevano sequestrato a fine febbraio a un 85enne residente nel Vergante. Nella tarda mattinata di sabato 27 due volontari dell’associazione Oipa, inquadrati come pubblici ufficiali con funzioni di polizia giudiziaria, si presentarono nella proprietà –una cascina con un ampio terreno attorno– dell’anziano, mandandolo a chiamare per contestare le modalità con le quali teneva i tre animali d’affezione, assicurati con catene di 3, 3,60 e 5 metri in un box privo di luce e con cuccia fatiscente.
Li sequestrarono, disponendo il trasporto al canile di Verbania con lo stupore del proprietario, che li accudiva regolarmente abitando poco distante la masseria. Pochi giorni dopo, il 2 marzo, il pm convalidò il sequestro, contro il quale il pensionato ha ricorso al Tribunale di Verbania. Il suo legale, Canio Di Milia, ha contestato aspetti formali del sequestro (l’uomo non è stato avvisato della facoltà di avvalersi di un legale), ma anche sostanziali, non ravvisando alcuna motivazione nel sequestro: i cani erano in buona salute come accertato successivamente dall’Asl e accuditi regolarmente.
Il collegio di giudici del Riesame ha accolto il ricorso, censurando i mancati avvisi di legge e, soprattutto, il merito del sequestro, privo di ogni “specifica motivazione”, sia per ciò che hanno dichiarato le guardie eco-zoofile, sia per il nulla osta del pm, apposto con il semplice timbro che dichiarava la sussistenza dei presupposti di legge.
A un mese dai fatti, finalmente, i tre animali potranno tornare dal loro proprietario.
Nella foto d'archivio il canile di Verbania.