BAVENO - 15-11-2020 -- La seconda ondata
di Covid-19 sta colpendo duramente Baveno che, sulle positività alla Casa di riposo, non ci sta e preme su Asl e Regione. Oggi il sindaco Alessandro Monti ha preso una dura posizione contro i ritardi nell’esito dei tamponi cui sono stati sottoposti operatori e pazienti della struttura, che è di proprietà e gestione interamente comunale. “Un ritardo inaccettabile che non può essere in alcun modo giustificato – sbotta Monti –. Lo scorso 4 novembre sono stati effettuati i tamponi alla Casa dell’Anziano. Ben undici giorni dopo l’Asl Vco non ha ancora comunicato i risultati: nonostante le mie telefonate giornaliere non sappiamo ancora i risultati che ci tengono in una situazione surreale, non sfuggendo a nessuno l’importanza di sapere subito se gli ospiti siano o meno risultati positivi, per adottare le procedure del caso”.
In attesa del responso del laboratorio, il Comune ha proceduto coi test rapidi forniti dalla protezione civile. Il risultato è stato di 20 positivi. “Ma, ovviamente, per l’attendibilità al cento per cento è fondamentale il tampone molecolare – aggiunge –. Amministrazione e direzione si sono adoperati da subito per garantire tutte le condizioni di sicurezza necessarie, seguendo rispettosamente tutti i protocolli previsti. Rimane inconcepibile che l’Asl non sia in grado di darci una risposta, testimoniando un’organizzazione assolutamente insufficiente. Non ha senso che siano i Sindaci a dover richiedere supporto: dovrebbe essere la Regione a dotare dei mezzi e delle risorse necessarie le aziende sanitarie”.
Quello della Casa dell’Anziano non è l’unico problema di Covid-19 di Baveno, che nel corso della settimana ha potuto riaprire l’asilo Carlo Henfrey, già teatro di un focolaio, ma ha dovuto chiudere la materna di Feriolo per la positività di un collaboratore. Sono in isolamento anche tutti gli ospiti dell’Istud, l’istituto di formazione che ha sede nel residente Carl & Do.