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VERBANIA - 08-11-2020 -- “Presente passato”

è il titolo che sintetizza la prima delle due ipotesi di riqualificazione del lungolago di Pallanza presentate in settimana dal sindaco Silvia Marchionini e dal progettista, l’architetto Massimo Lamotta. È quella meno costosa, incentrata su elementi verdi che richiamano i biotopi di Villa Taranto. Delle attuali cinque aiuole che si trovano sul fronte degli edifici, ne resteranno tre, di cui una d’acqua. Saranno tre terrazze sul Golfo Borromeo, pensate come vasconi di acciaio e corten (con quell’effetto ruggine già utilizzato per piazza San Vittore a Intra) che sul bordo avranno panchine e sedute.

Per la parte verde, l’idea originale era il palmizio che, scartata, porta comunque a privilegiare essenze d’alto fusto, in modo che chi passeggia nella parte alta della piazza, a ridosso degli edifici, possa scorgere anche il lago. In questo senso andrà anche rivisto il lungolago stesso che, nella sua attuale disposizione, propone il contrario: una quinta verde che separa la passeggiata dalla piazza (e dalla viabilità) in una sorta di giardino raccolto. Per questi lavori servirà probabilmente un secondo lotto.

Attorno al monumento della Bella Pallanza, scolpito da Paolo Troubetzkoy a fine ‘800 per celebrare il magistrato, deputato e ministro pallanzese Carlo Cadorna, resterà la magnolia che, assente nell’impianto originale, col passare degli anni ne è diventato elemento di corredo caratterizzante. Verranno invece tolte le aiuole circostanti e, attorno al basamento, creato un altro terrazzo per dare risalto al monumento.

rendering_piazza.jpgprogetto_pallanza_ip_1_6.jpgprogetto_pallanza_ip_1_4.jpgprogetto_pallanza_ip_1_7.jpgprogetto_pallanza_ip_1_2.jpgprogetto_pallanza_ip_1_3.jpgprogetto_pallanza_ip_1_5.jpgprogetto_pallanza_ip_1_1.jpg

 

 

 

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