STRESA - 20-06-2020 -- Addio al sogno
di una nuova e unica sede per l’istituto superiore “Erminio Maggia”. Sono decenni che docenti e alunni della prestigiosa scuola a indirizzo turistico che, a Stresa, sforna chef, maitre e gestori d’albergo, ha la necessità di avere aule e classi a norma, dignitose e funzionali. L’edificio originale non basta più e, attualmente, i 630 studenti delle 33 classi si dividono tra quattro plessi. La sede di via Mainardi (7 classi, 134 alunni), le succursali alle elementari Fogazzaro (8, 165), al colllegio Rosmini (13, 267), e -addirittura fuori comune- alle ex elementari di Baveno (5, 64).
Quest’ultima soluzione è un ripiego dopo che, nel 2018, l’allora preside sollevò il caso dei locali non a norma, che determinò proteste e lezioni interrotte. Il problema è rimasto irrisolto ma, almeno fino ad ora, l’obiettivo era di costruire una nuova e unica casa per il “Maggia”. Il luogo individuato era lo stadio “Forlano” (nella foto, il progetto). Era stata anche effettuata la gara d’appalto ma, prima di iniziare i lavori, l’impresa fallì e, tra una peripezia e l’altra, tutto è tornato in discussione. Almeno fino a oggi, perché mercoledì sera il Consiglio comunale stresiano -anticipato martedì dalla conferenza stampa di presentazione del sindaco Giuseppe Bottini e di presidente e vice della Provincia Arturo Lincio e Giandomenico Albertella- voterà un nuovo atto di indirizzo che cancella i vecchi progetti, stravolge e rivede l’intera edilizia scolastica (ma anche le dirigenze scolastiche) di Stresa e punta, entro l’estate 2025, a concludere una serie di cantieri e traslochi da 8,4 milioni.
Due sedi anziché quattro
La base del progetto è la relazione tecnica/economica scritta a quattro mani dall’ingegnere responsabile dell’edilizia scolastica della Provincia e dalla responsabile di Urbanistica e Lavori pubblici del Comune. Prevede che dalle attuali quattro sedi si scenda a due. Una sarà quella di via Mainardi, la storica alle spalle degli hotel del lungolago. L’altra, distante 300 metri in linea d’aria sarà l’intero plesso delle elementari Fogazzaro, che traslocheranno in toto. Nella fase transitoria tornerà in gioco il collegio Rosmini, che rimpiazzerà fin da subito Baveno e che sarà dismesso solo dopo che tutti gli altri cantieri saranno portati a termine, nel cronoprogramma entro l’estate del 2025.
L’istituto omnicomprensivo
Il progetto non è solo una questione edilizia, perché è già messa nero su bianco l’ipotesi di chiedere alla Regione la fusione tra l’istituto comprensivo Rebora e l’Alberghiero Maggia, in modo di avere un unico preside per un nuovo istituto omnicomprensivo che –si legge nella relazione– scongiurerà il rischio che “la programmazione sia gestita da altri comuni” e la “perdità di identità” delle scuole che, dati i numeri in contrazione, potrebbero essere accorpati.
La scuola media incorpora le elementari
Il cambiamento più grosso riguarda scuole elementari e medie. Le elementari, la cui proprietà sarà trasferita dal Comune alla Provincia, lasceranno definitivamente via Fogazzaro per trasferirsi nel sito delle medie “Clemente Rebora”, in viale Virgilio dove, verosimilmente al posto dell’unica area verde (sul retro) e del rettilineo della pista d’atletica leggera, saranno edificate 10 aule per 800 metri quadrati. Non ci saranno uffici, mensa e palestra perché, essendo il nuovo corpo unito a quello delle medie, gli spazi saranno comuni a tutti gli studenti.