BAVENO - 01-05-2020 -- Per far sentire la sua voce,
quella del Lago Maggiore e del turismo italiano, Antonio Zacchera (nella foto) ha comprato un’intera pagina del Corriere della sera. Sul quotidiano nazionale oggi compare la “lettera aperta al Presidente del Consiglio dei ministeri Prof. Avv. Giuseppe Conte” scritta dal Ceo del gruppo Zacchera hotels, principale player del settore alberghiero sul Verbano, proprietario di più alberghi tra Baveno e Stresa. Una lettera che suona come un grido d’allarme di un settore economico in ginocchio ma che avanza proposte concrete e chiede condivisione. “Pochi italiani ‘conoscono’ l’importanza della filiera turistica e, soprattutto, i ‘nostri’ politici hanno poca consapevolezza del valore aggiunto che creiamo e dei benefici che generiamo per la bilancia commerciale” – scrive l’albergatore che, sottolineando come all’Italia non manchino le eccellenze (dal cibo al paesaggio, dalla cultura alla moda del made in Italy), ribadisce l’incapacità di “capitalizzare totalmente i nostri assets: insomma, siamo dei principianti”. “Noi italiani non dovremmo inventarci nulla, abbiamo tutto!! Siamo il riassunto di duemila anni di storia, meritiamo di essere valorizzati, comunicati, essere comunicati bene ed essere gestiti meglio rispetto al passato”.
Come? In tempo di emergenza e con una stagione compromessa dall’epidemia di Covid-19 ciò che Zacchera chiede “ASSOLUTAMENTE” è che “le autorità di governo e TUTTA la classe politica ci ascoltino e accolgano le proposte di un settore che in alcuni comuni rappresenta l’80% del Pil”.
Otto le richieste avanzate: stato di crisi per il comparto turistico, contributo a fondo perduto per chi avrà un calo del fatturato di almeno il 50% rispetto al triennio precedente, allungamento ad aprile 2021 dell’indennità di disoccupazione per i lavoratori stagionali, credito di imposta per chi affitta le proprie imprese, credito di imposta per gli affitti dei lavoratori turistici, azzeramento delle tasse locali (Imu, Tasi, Tari), sostegno economico ai comuni turistici, revisione dell’imposta di soggiorno affinché diventi vera tassa di scopo.
In conclusione, l’appello all’unità: “ognuno faccia la propria parte. TUTTI INSIEME rimbocchiamoci le maniche e RIPARTIAMO!!".