VERBANIA – 22.06.2015 – Il giudice ha accordato le somme,

il pignoramento è diventato esecutivo e il ricorrente ha già incassato. S’è chiuso – per il momento, poiché ci sarà il processo d’appello – con un “prelievo forzoso” sui conti correnti (due, di due istituti di credito diversi) di ConSerVco il contenzioso civile tra la municipalizzata dei trasporti e Vco Immobiliare. La vicenda nasce dalla cessione immobiliare dell’ex rimessa di Intra e dal costo dei lavori di bonifica sostenuti dall’acquirente e per i quali è ricorso, ottenendo ragione, contro l’azienda.

La sentenza, immediatamente esecutiva,  è stata pronunciata a marzo. Vco immobiliare, tramite il suo avvocato Riccardo Sappa ha atteso aprile per vedere se il pagamento sarebbe arrivato spontaneamente. Poi, in difetto, ha avviato la trafila burocratico-giuridica: atto di precetto, istanza di pignoramento, pignoramento.

Il risultato è che, nonostante l’amministratore unico di ConSerVco Biagio Bonfiglio avesse chiesto di non pignorare il denaro sui conti correnti perché utilizzato per pagare gli stipendi, ma di procedere con il credito vantato dalla municipalizzata nei confronti dei clienti (i Comuni, che ne sono anche azionisti), il magistrato ha dato il benestare al pagamento tramite banca.

Il risultato è che a ConSerVco sono venuti a mancare 670.000 euro. E se è vero che non è detto che in futuro questa somma non possa tornare indietro nel caso di un giudizio favorevole in appello (ma potrebbe anche valere il contrario, cioè che il ricorrente ottenga una cifra più alta), è altrettanto vero che all’azienda viene a mancare liquidità.

L’argomento, finora solo marginalmente discusso tra i sindaci-soci di ConSerVco, è all’ordine del giorno dell’assemblea che nella prima serata di oggi è iniziata a Villadossola.