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trib lugano

LUGANO – 03.05.2018 – Lesioni gravi ma nessun tentato omicidio.

Con una condanna a tre anni, di cui due sospesi per un periodo di prova di cinque anni, è la pena che la Corte delle assise criminali di Lugano ha stabilito oggi per il 46enne bellinzonese che la sera del 14 agosto ferì alla mano con un coltellino svizzero un sedicenne. Il fatto si verificò vicino alla spiaggetta di Arbedo, dove un nutrito gruppo di ragazzi stazionava provocando rumore che infastidiva l’uomo. Questi, che era ubriaco e che ha ammesso un problema di alcolismo (la sentenza lo obbliga anche a un percorso di riabilitazione e disintossicazione), reagì al chiasso iniziando a minacciare il gruppo di adolescenti, sino ad uscire in giardino per affrontarne alcuni con in mano un coltellino svizzero con cui ferì a una mano uno di loro.

Incriminato per tentato omicidio e minaccia, s’è visto riconoscere un reato meno grave, il che ha comportato una pena più lieve dei tre anni e mezzo chiesti dal ministero pubblico. Ha già parzialmente scontato l’anno di carcere che gli è stato comminato e, tra tre mesi, sarà libero di uscire con l’obbligo di rigare dritto e di lavorare per eliminare i problemi da abuso di alcolici.

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