TORINO – 19.04.2018 – Oltre 5 milioni di articoli
per un valore commerciale di 10 milioni di euro. È un maxisequestro che toglie dal mercato del nordovest Italia un gran numero di capi “taroccati” quello operato nei giorni scorsi dalla Guardia di finanza di Torino. Biancheria intima (nella fattispecie calze) marchiata made in Italy -sulle confezioni e le etichette campeggiava anche la bandiera tricolore- ma prodotta in realtà in India e Cina è stata rintracciata in alcuni magazzini del Torinese e del Milanese, basi logistiche per il rifornimento in tutto il Piemonte e la Lombardia. L’inchiesta è partita da Settimo Torinese, da un magazzino situato in un centro commerciale e gestito da un imprenditore italiano. In un controllo sono emersi 200.000 capi sospetti che, pur dichiarati di ottima qualità e prodotti in Italia, sono risultati provenire dall’Asia. Erano stipati in un locale privo di misure di sicurezza antincendio e facevano parte di una più ampia partita stoccata in Lombardia, in uno spazio di 15.000 metri quadrati. Tutta la merce, che era destinata a punti vendita del nordovest, è stata sequestrata. Ai titolari vengono contestati, oltre alla contraffazione dei marchi, anche l’evasione fiscale e la violazione delle norme antincendio.


