1

tribunale esterno 16 1

VERBANIA – 03.04.2018 – Al via il processo

per il crac dell’Impresa Ossolana. Stamane s’è aperto davanti al collegio presieduto dal giudice Donatella Banci Buonamici – giudici a latere Rosa Maria Fornelli e Elisabetta Ferrario – il procedimento a carico degli imprenditori accusati d’aver provocato il dissesto dell’impresa di manutenzioni industriali con sede a Fondotoce. Alla sbarra ci sono solo due dei sette imputati per i quali il sostituto procuratore Gianluca Periani ha chiesto il giudizio immediato. Solo Luigi Morelli e Giuseppe Nasini hanno infatti scelto di andare al dibattimento. Gian Luca e Pierpaolo Morelli, Cesare Boni e Vincenzo Grossi hanno formulato richiesta di riti alternativi – abbreviato o patteggiamento – e attendono la fissazione dell’udienza di fronte al gup.

Lungo l’elenco dei reati contestati. I capi d’imputazione sono 38 e vanno, in concorso tra gli imputati e a vario titolo, dalla bancarotta fraudolenta (documentale e per distrazione) all’evasione fiscale, dalla falsificazione dei bilanci all’emissione di fatture per operazioni inesistenti.

L’inchiesta nasce nel 2015, dopo che viene dichiarato il fallimento della società. Il curatore incaricato dal tribunale, il commercialista Francesco Roman, mette mano alla contabilità e scopre che i bilanci 2012, 2013 e 2014 erano stati falsificati per nascondere le perdite. Nel mirino finiscono gli amministratori di diritto, ma anche quelli di fatto, accusati di aver prelevato a più riprese e ingiustificatamente ingenti somme di denaro dalla società che ormai era avviata al baratro.

A chiedere un risarcimento e costituiti come parti civili ci sono l’Agenzia delle Entrate e la curatela del fallimento dell’Impresa Ossolana. La prima s’è costituita oggi in aula con Emilio Barile La Raia, procuratore dell’avvocatura di Stato. La seconda, rappresentata dal curatore Roman, s’è costituita con l’avvocato Patrich Rabaini.

Il collegio ha ammesso entrambe le parti, respingendo l’eccezione di Fabrizio Busignani, avvocato di Nasini, che sosteneva esistesse un difetto formale nella domanda di costituzione, priva di procura speciale.

L’udienza è stata aggiornata al 15 maggio, in atti preliminari ma anche per ascoltare i primi sei testimoni dell’accusa.

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Se prosegui nella navigazione di questo sito acconsenti l'utilizzo dei cookie.