VERBANIA – 23.03.2018 – Topi da… green.

Era un’attività più d’alto livello – e molto redditizia – quella che un gruppo di malviventi s’era inventato per appropriarsi di denaro e beni di lusso. Niente scassi, nessuna peripezia tra balconi e finestre per entrare negli appartamenti: a loro bastava vestirsi da giocatori di golf, fingersi aspiranti Tiger Woods e “ripulire” indisturbati gli spogliatoi della clubhouse. Era accaduto nell’agosto scorso tra le buche e i green dell’Alpino di Gignese e del Des Iles Borromées di Stresa, dove i soci avevano visto sparire portafogli con denaro e documenti, ma anche orologi come Rolex e Philippe Patek.

Da lì sono partite le indagini che, coordinate dal Procuratore della Repubblica di Verbania Olimpia Bossi, hanno visto i carabinieri della sezione di polizia giudiziaria e i colleghi di Stresa risalire sino a una vera e propria banda, della quale hanno identificato e denunciato un soggetto. Carlo Bresciani (nella foto), 31 anni, italiano di etnia sinti residente a None, nel Torinese, il prossimo 30 maggio sarà di fronte al giudice per rispondere di questi fatti. Secondo quanto ricostruito dai militari lui, in concorso con altre persone rimaste ignote ma nei cui confronti le indagini proseguono, si introduceva nei golf club – soprattutto nei fine settimana o durante tornei ufficiali – fingendo (e con false identità) di essere un giocatore amatoriale affiliato alla Federazione desideroso di cimentarsi al campo prova o di provare qualche buca. Vestito di tutto punto, dotato delle corrette attrezzature, poteva aggirarsi indisturbato tra il campo e gli spogliatoi in attesa del momento più propizio per frugare tra gli armadietti, arraffare i beni di valore e dileguarsi indisturbato.

Le indagini vanno avanti alla ricerca dei complici e dei ricettatori ma anche per capire se al gruppo possono essere attribuiti altri episodi simili accaduti in vari circoli del nord Italia.