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VERBANIA – 17.10.2017 – Un copia/incolla di troppo,

un errore materiale sufficiente a far ripartire il processo da capo. Torna in fase di indagini il procedimento penale a carico di Liliana Maglitto, 53 anni, dirigente dell’Asl Vco e consigliere comunale di maggioranza a Verbania. Oggi il giudice Rosa Maria Fornelli l’ha assolta dall’accusa di aver rubato un’ingente quantità di rame, un capo di imputazione palesemente sbagliato, un fatto al quale è totalmente estranea ma che per un errore nella stesura dell’atto di citazione – probabilmente un copia/incolla da un’altra pratica – è finito nel fascicolo a suo carico. Un fascicolo che riguarda invece il suo ruolo di dirigente responsabile degli infermieri dell’ospedale “Castelli”. In questa veste convocò nel suo ufficio per un colloquio un’infermiera che si presentò accompagnata – su sua richiesta – da un proprio rappresentante sindacale interno, alla cui vista Maglitto intervenne impedendogli l’accesso all’ufficio, nel quale entrò tirando a sé l’infermiera. Questa è la ricostruzione dei fatti secondo le indagini condotte dalla Procura di Verbania, che la chiama in causa per violenza privata, il reato di chi “con violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare od omettere qualcosa”.

Chiuso con un’assoluzione il processo odierno, il fascicolo torna alla Procura, che dovrà ripartire dalla fase di indagini per arrivare, probabilmente, a un secondo rinvio a giudizio nei prossimi mesi. 

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