VERBANIA – 31.05.2015 – Un faccia a faccia, l’intervento preventivo
della polizia municipale, l’arrivo della tv. Il sabato al campo sportivo di Possaccio è stato particolarmente animato. Nella “casa” del settore giovanile del Verbania l’amministratore del club, Francesca Pangallo, s’è presentata per sostituire i tamburi delle serrature dell’ufficio. Un’operazione conseguente alle dimissioni di massa che i dirigenti del settore giovanile le hanno recapitato in settimana e che hanno indotto Pangallo a affidare la gestione del vivaio a Antonio D’Amato, team manager biancocerchiato e uno dei pochi dirigenti superstiti della stagione sportiva che sta per finire.
Al campo c’è stato un confronto tra genitori, ex dirigenti e società sul proseguimento dell’attività giovanile che, tra un torneo e l’altro, andrà avanti ancora a giugno (la prima squadra ha finito da tempo il suo campionato). Qualcuno ha avvisato il sindaco che ha inviato una pattuglia della municipale a controllare. Poi sono arrivate le telecamere di AzzurraTv. Pangallo ha chiarito che l’attività proseguirà ribadendo l’intenzione di rilanciare il club e il settore giovanile e il “meeting” s’è chiuso lì.
Il cambio delle serrature – decisione legittima da parte della società che ha in gestione l’impianto – ha sancito ufficialmente la frattura tra prima squadra e settore giovanile. Una frattura già emersa sui giornali nei giorni scorsi, quando un gruppo di genitori ha criticato pubblicamente il patron Enrico Montani per essersi vantato della buona cura degli impianti quando questa è stata garantita – sostengono – solo con la loro opera di volontariato.
A inizio stagione la società aveva trovato un’intesa, organizzativa e economica, con il settore giovanile, al quale avrebbe dirottato i contributi del Comune per l’attività dei più piccoli ma alla quale avrebbe affidato tutta l’attività gestionale, sportiva e finanziaria.
La crisi societaria s’è riverberata anche sul vivaio fino a che, nelle scorse settimane, non è stata sospesa l’erogazione del gas metano per morosità del Verbania,
A oggi la situazione è fluida. Il 13 maggio il club è sopravvissuto alla terza udienza prefallimentare del 2015 perché il giudice Massimo Terzi s’è riservato di decidere dopo aver appurato l’esistenza di alcuni crediti vantati dalla società e presentati in tribunale.
A oggi la riserva non è sciolta e, quindi, il Verbania è vivo e può proseguire nella sua attività. C’è però anche un’altra incognita legata alla gestione dei campi. Quelli di Renco, Possaccio e dello stadio “Pedroli” sono affidati al club di via Farinelli fino al 31 luglio, data in cui scade la convenzione con il Comune. Montani e Pangallo hanno scritto chiedendo il rinnovo e l’aggiunta del campo di Fondotoce (inagibile perché gli spogliatoi sono abusivi). Sindaco e giunta non hanno risposto ma è chiaro che, visti tutti i precedenti, i rapporti sono particolarmente tesi.