CANNOBIO – 14.08.2017 – Ufficialmente si chiama
“procedura di rimborso spese”, in concreto è il conto della frana mortale di marzo. Ammonta a 226.868,50 euro la cifra che il comune di Cannobio chiede ai due privati – un 69enne e una 70enne residenti a Milano – proprietari del terreno in località Poncetta dal quale, lo scorso 18 marzo, si staccò un grosso masso che finì sulla strada provocando la morte del farmacista svizzero Roberto Rigamonti e causando per tre settimane l’interruzione dell’arteria internazionale. Nei giorni successivi all’incidente, anche a seguito di un vertice in prefettura, furono affidati d’urgenza i lavori di sgombero della strada e ripristino della sicurezza. Ditta e geologi operarono sino al 5 aprile e, al termine del loro compito, presentarono fatture e parcelle per 210.000 euro. Alle spese tecniche il comune di Cannobio ha aggiunto il costo dei battelli sostitutivi con cui la Navigazione Lago Maggiore ha bypassato l’interruzione della ss 34, cioè 16.858,50 euro. Il totale fa, appunto, 226.868,50, che la giunta Albertella nei giorni scorsi ha deliberato di chiedere ai proprietari del terreno, e conseguentemente del masso, che rotolando a valle ha provocato l’incidente mortale e la chiusura della strada. La procedura passa ora agli uffici, che avranno il compito di notificarlo ai due proprietari del terreno e avviare le pratiche di riscossione.