VERBANIA – 16.02.2017 – Le liti continue
e gli attriti interni al consiglio di amministrazione del “Muller” finiranno in tribunale. Ieri il cda della casa di riposo, un organismo equiparato a un ente pubblico i cui membri sono nominati dai comuni di Verbania e Cambiasca e dalla parrocchia di San Vittore, ha deliberato la costituzione di parte civile nei confronti di Concetto Drago, consigliere designato dall’assemblea municipale verbanese. Il presidente Massimo Maspoli (nominato dal sindaco di Verbania Silvia Marchionini) l’ha denunciato per violazione della privacy, per aver chiesto e ottenuto da un’infermiera (poi sottoposta a provvedimento disciplinare) documenti sanitari di alcuni ospiti. Chiuse le indagini, la Procura di Verbania ne ha chiesto l’imputazione e il 1° marzo di fronte al gip ci sarà l’udienza di discussione in cui il “Muller” si costituirà parte civile con l’avvocato Gabriella Penoni, che ha ricevuto formale incarico.
Drago, difeso dall'avvocato Paola Zanoia, non ha partecipato al cda in cui si discuteva il suo caso, è sereno e ritiene che il suo operato di amministratore dell’ente è stato legittimo: ha chiesto alcuni documenti che ritiene di aver diritto a visionare come consigliere, che non contenevano dati personali dei pazienti e che, anche se fossero stati riservati, non ha in alcun modo divulgato avendoli acquisiti nell’esperimento del suo incarico.
La denuncia e la costituzione di parte civile sono l’ultimo capitolo dei dissidi interni scoppiati l’anno scorso, quando Drago, sostenitore del M5S che l’ha indicato al Consiglio comunale, aveva guidato l’opposizione interna a Maspoli, chiedendone la sfiducia – non prevista dallo Statuto dell’ente – per l’acquisto a trattativa privata di una scrivania e una lavatrice. In questo stato conflittuale sono arrivate, a fine novembre, le dimissioni dell’altro consigliere nominato dall’assemblea municipale verbanese, Maurizio Oldrini, on ancora surrogato.