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statale velocita
GHIFFA – 20.09.2016 – Quella di Salvatore Ponzio

è l’ultima croce di un lungo elenco di morti sulla statale 34. È il quarto motociclista che perde la vita tra Ghiffa e Verbania in 9 anni. Il suo incidente richiama alla memoria lo schianto di cui, nell’agosto 2007, fu vittima Cristian Perucchini, ventiduenne verbanese che al “Sasso” finì contro il retro di un’auto di turisti tedeschi in coda lasciando la vita sull’asfalto. Anche lui rientrava dal lavoro in Svizzera su una moto di grossa cilindrata. Tutto il contrario di Salvatore Cardinale, 39 anni, di Verbania, che era diretto a Oggebbio quando si schiantò col suo scooter. E di Ercole Gentile, 40enne di Olgiate Comasco che s’era concesso una gita in moto sul Verbano dalla quale non è più rientrato, coinvolto in un incidente mortale con un’auto nell’aprile del 2001 in località Lauro.

Agli incidenti mortali, di media uno ogni due anni, si sommano quelli con feriti gravi o gravissimi, 7 dal 2000 a oggi solo a Ghiffa: settembre 2000, settembre 2002, giugno 2006, agosto 2007, aprile 2009, luglio 2011, aprile 2013. Senza scontare gli incidenti tra auto, che sono decine o i sinistri sugli altri tratti della 34 tra Verbania e il confine.

Esiste un problema di sicurezza sulla litoranea, che si rilancia a ogni tragedia. Problema determinato da due fattori: il traffico intenso, quello dei 6.000 frontalieri del Verbano ma anche quello delle decine di migliaia di turisti in transito; e l’alta velocità in numerosi punti dell’arteria internazionale, che è scorrevole ma anche relativamente stretta – specie nei centri abitati – e zeppa di accessi carrai di case o ville.

I controlli stradali non sono sufficienti a contenere il fenomeno. I carabinieri proprio a Ghiffa e – non per una coincidenza – nel punto in cui è accaduto l’incidente mortale di ieri, hanno svolto numerosi controlli durante tutta la stagione turistica, anche con il tele laser, elevando decine e decine di contravvenzioni per l’alta velocità, perché sulla 34, fin dal mattino presto (quando i frontalieri partono) si corre davvero molto forte.

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