VERBANIA – 21.04.2015 – Il tribunale
di Verbania ha gravi lacune nella sicurezza che, se non saranno risolte, ne comporteranno la chusura. A due settimane e mezzo di distanza dalla sparatoria che al palazzo di giustizia di Milano è costata la vita al giudice Fernando Ciampi, all’avvocato Lorenzo Alberto Claris Appiani e all’imprenditore Giorgio Erba, oggi a Verbania s’è presentato il procuratore generale della Corte d’Appello di Torino, Marcello Maddalena (nella foto), che ha partecipato al Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica convocato in prefettura dal vceprefetto Michele Basilicata e esteso al sindaco di Verbania Silvia Marchionini.
Il numero uno delle toghe piemontesi ha evidenziato le gravi carenze nella sicurezza del palazzo di giustizia, dove non è presente un metal detector ma nemmeno un presidio fisso – come avveniva in passato, dal vecchio ingresso di corso Europa – per l’apertura delle porte. Entrare oggi da via Rhodiatoce è molto semplice perché tra l’esterno e gli uffici c’è solo una porta a vetri.
La situazione va corretta, tanto che il Comune (proprietario dell’immobile) è stato sollecitato ad alcuni lavori urgenti, come l’installazione di un metal detector, senza il quale il tribunale rischia la chiusura. “Presenteremo un progetto – conferma il sindaco Silvia Marchionini –. È vero che entro settembre la competenza del tribunale tornerà al ministero, ma nel frattempo ci è stato chiesto di intervenire”.
Una recente legge ha infatti trasferito al ministero di Grazia e giustizia la competenza dei tribunali, finora riservata ai comuni che poi ricevevano indietro parte delle somme anticipate. Queste somme - è stato detto nella riunione - non verranno più resitituite. Confermato il passaggio di consegne a settembre, Roma considera i crediti vantati dagli enti locali un contributo alla sicurezza dei tribunali.