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VERBANIA – 07.06.2016 – La parola fine del “caso” piscine

sarà scritta il 1° dicembre. Oggi a Roma s’è tenuta al Consiglio di Stato l’udienza sulla sospensiva della sentenza del Tar Piemonte che ha dichiarato legittimo lo sfratto dell’Insubrika dalla piscina di Verbania. Di fronte ai giudici amministrativi di secondo grado c’era la società sportiva ex gestore della piscina, ricorrente, e il Comune di Verbania. Il collegio dei magistrati doveva esaminare la richiesta di sospendere l’esecutività della sentenza del Tar, cioè riammettendo l’Insubrika. L’indicazione emersa è stata quella di negare l’istanza cautelare perché il subentro di nuovi gestori – la Coop Equipe – ha fatto venir meno il pregiudizio per cui si chiedeva la sospensiva. L’Insubrika ha quindi chiesto di andare oltre e di chiedere la fissazione dell’udienza di merito. Il caso verrà trattato il 1° dicembre e avrà una sentenza definitiva, inappellabile. Se l’Insubrika dovesse avere ragione, il Consiglio di Stato stabilirà un risarcimento per il periodo dello “sfratto”.

A questo procedimento è parzialmente legato un altro. L’insubrika, infatti, s’è rivolta al tribunale civile di Verbania per ottenere il reintegro in possesso della gestione della piscina. La prima udienza è stata fissata il 28 giugno.

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