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stadio vb giu 16
VERBANIA – 06.06.2016 – Rubinetti a secco e stadio 

senz’acqua. Stamane gli addetti di Acque Novara sono arrivati al “Pedroli” di Verbania e hanno piombato i due rubinetti dell’acqua, quello per l’approvvigionamento degli spogliatoi e quello che serve l’impianto di irrigazione. La decisione, che non giunge improvvisa e che segue avvisi e notifiche, è dovuta alle bollette non pagate dalla Virtus Verbania, la società di San Maurizio d’Opaglio che meno di un anno fa l’Amministrazione comunale ha insediato allo stadio concedendo a titolo gratuito l’uso dell’impianto con un accordo diretto poi oggetto di controversia legale tuttora pendente al Tar per via del ricorso della società Victor Intra.

È la seconda volta in poco tempo che la società idrica chiude i rubinetti in via Farinelli. L’anno scorso toccò al Verbania calcio della famiglia Montani-Pangallo, quest’anno al club presieduto da Giuseppe D’Onofrio sul quale il sindaco Silvia Marchionini aveva puntato per il rilancio del calcio verbanese. Il trasferimento della Virtus Cusio in riva al Verbano era stato fortemente voluto dall’Amministrazione, che ha anche cercato di unire alla Virtus il settore giovanile ex biancocerchiato dell’Accademia Verbania, appena staccatosi dal Verbania. Garante dell’operazione Virtus era stato l’ex presidente biancocerchiato Luigi Pedretti, chiamato a rivestire l’incarico di presidente onorario.

Per mesi la Virtus, che sul campo ha ottenuto il massimo risultato, con la promozione dall’Eccellenza alla serie D, ha arrancato sul piano economico nonostante gli annunci di nuovi soci-finanziatori e innesti dirigenziali. A un certo punto dell’anno la squadra ha scioperato per una seduta d’allenamento lamentando i rimborsi arretrati. Hanno iniziato a spargersi le voci di debiti con calciatori e fornitori, poi esplosi al triplice fischio dell’ultima giornata con le accuse di Pedretti a D’Onofrio.  

Nemmeno un anno dopo la presentazione ufficiale del progetto Virtus e le belle parole spese restano gli stessi problemi del vecchio Verbania, con l’aggravante che non sono maturati in più stagioni ma in nemmeno una intera. Nell’immediato resta, come un anno fa, il problema del prato del “Pedroli”, che necessita di manutenzione (l’opera del giardiniere) e dell’acqua per irrigarlo. 

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