VERBANIA – 26.05.2016 – Le polemiche del Maggiore
raggiungono Villa Taranto. Andrà in scena negli uffici del neoinsediato prefetto Iginio Olita l’ultima puntata della querelle politica sul nuovo centro eventi cittadino. Una “grana” scoppiata ieri sera, prima dell’ora di cena, durante la conferenza dei capigruppo che avrebbe dovuto concordare il calendario delle prossime sedute a Palazzo Flaim.
Già annunciata da giorni negli ambienti politici cittadini, è prossima alla discussione la maxivariazione di bilancio da un milione che impegna 500.000 euro per il centro eventi. L’ha proposta la giunta Marchionini, che ha avviato l’iter per la sua approvazione, cioè passaggio in giunta, discussione in Commissione, voto in Consiglio comunale. All’attenzione del presidente del Consiglio comunale Pier Giorgio Varini c’è però anche la richiesta di convocazione dell’assemblea in seduta straordinaria firmata da tutti i consiglieri di minoranza più l’indipendente (ex Pd) Giordano Andrea Ferrari. Il documento è stato depositato il 17 maggio e, secondo Statuto e regolamento, va discusso entro 20 giorni. Le minoranze, forti della scadenza, hanno chiesto una data precedente al 6 giugno, serata in cui a Palazzo Flaim si voterà la variazione da mezzo milione per il Maggiore. Ma alla conferenza dei capigruppo di ieri sera la risposta della maggioranza (Marco Tartari per il Pd e Stefano Marinoni per “Con Silvia per Verbania”) è stata no, con l’orientamento a inserire l’argomento all’ordine del giorno del 6 in coda a tutto il resto. Secondo i due l’ordine del giorno del Consiglio lo decide la conferenza dei capigruppo e, avendone loro la maggioranza, possono stilarlo come vogliono. La discussione è stata molto accesa e i gruppi di minoranza, invocando la violazione delle regole della democrazia, hanno lasciato la riunione chiedendo immediatamente un incontro con il prefetto, che riceverà oggi Mirella Cristina, Michael Immovilli, Stefania Minore, Renato Brignone e Roberto Campana.