VERBANIA – 30.03.2016 – C’è un vecchio detto in politica:
“se sposti il sedere, cambia il parere”. È la fotografia del vezzo tutto italiano di chi quando è all’opposizione spara a alzo zero e quando passa al governo (sposta, appunto, il sedere da una poltrona all’altra) dice o fa l’esatto contrario. A ricordare questa abitudine, con una certa dose di ironia, è il Movimento 5 Stelle, che alla vigilia dell’assemblea che dovrà indicare il cda del Distretto turistico dei laghi, prende in giro il presidente in pectore Antonella Trapani. L’attuale segretaria provinciale del Pd paga le dichiarazioni del 21 marzo 2012 nelle quali, a proposito dell’allora rinnovo del cda, s’espresse categoricamente contro le ingerenze della politica. “Basta con il manuale Cencelli!”, scriveva: “Abbiamo letto oggi, sugli organi d’informazione locali, che in merito al rinnovo del consiglio d’amministrazione del Distretto Turistico dei Laghi ci sarebbe una distribuzione delle cariche da ‘manuale Cencelli alla mano’, in cui anche il Pd avrebbe fatto un nome di proprio gradimento. La segreteria provinciale del Pd del Vco precisa che non ha indicato a nessuno e in nessuna sede un nome per questo rinnovo, anzi aggiunge che mai si è discusso in sede politica con altri partiti o autorevole esponenti degli stessi”.
Nel “condividere parola per parola” le dichiarazioni di allora, il M5S usa quel comunicato come un boomerang per prendere in giro Trapani che giovedì s’appresta a entrare nel cda dell’ente di cui potrebbe essere presidente. “Non mettiamo in dubbio la regolarità del concorso e della selezione avvenuta, ma possibile che si continui a smentire l’evidenza di società partecipate utilizzate ad uso e consumo dei partiti? – si legge in un comunicato stampa –. Possibile che in 4 anni l’autore di ‘la segreteria provinciale del VCO precisa che non ha mai indicato a nessuno e in nessuna sede un nome per questo rinnovo “ è diventata Lei stessa il Presidente (o almeno la “molto papabile”) del distretto stesso?”. “Ultimo appunto: nel 2015 l’ Amministrazione comunale di Verbania aveva deciso di dismettere le quote del Distretto turistico dei laghi perché ritenuta ‘similare a quella svolta dall’ufficio turistico comunale’. Oggi, a distanza di un anno si cambia idea e si decide di mantenere la quota nel Distretto, sarà mica per la fiducia nel futuro nuovo presidente?”.