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pangallo francesca
VERBANIA – 29.02.2016 – Francesca Pangallo e il Verbania

calcio finiranno di fronte alla giustizia sportiva. Così ha stabilito la Procura federale della Figc che, con nota del 28 gennaio scorso, ha formalmente chiuso l’indagine avviata il 6 agosto con l’esposto inoltrato agli organi competenti dal presidente regionale della Lnd Ermelindo Bacchetta. Allora si era nel pieno della “calda” stagione biancocerchiata, del passaggio di consegne tra la gestione di Francesca Pangallo e Enrico Montani a quella di Massimo Inserra. Nei convulsi giorni dell’iscrizione al campionato, conclusa sul filo di lana, con pagamenti in extremis (il denaro anticipato da Inserra ai Montani oggetto oggi di un contenzioso civile) e continue integrazioni di documenti, scoppiò il caso delle liberatorie. Per poter iscriversi, infatti, la società doveva dimostrare di non avere pendenze con i tesserati. La Commissione vertenze economiche della Lnd aveva condannato i biancocerchiati a pagare gli arretrati del portiere Alberto Frigerio e dell’allenatore Alessandro Oliva (entrambi ex nella stagione della serie D), ma i pagamenti non erano stati effettuati. I Montani, tuttavia, sostenevano il contrario e avevano prodotto le liberatorie firmate dagli interessati. Su quelle firme, anche dopo la controprova dell’avvenuto pagamento di Oliva (segno che non tutto era a posto), partì l’esposto.

Da agosto in poi la Procura federale, i pm del pallone, ha lavorato, ascoltando prima Inserra e Oliva, e poi Pangallo. Ora arriva la chiusura delle indagini. Secondo l’avvocato Massimiliano Di Francesco, per le quietanze false Pangallo ha violato l’articolo 1, comma 1 bis del codice di giustizia sportiva, quello che impone ai tesserati di osservare “i principi di lealtà, correttezza e probità”; mentre per l’articolo 22 comma 8 è responsabile di aver svolto attività dirigenziale nonostante fosse squalificata fino al gennaio 2016. Per responsabilità diretta viene citato in giudizio anche il Verbania calcio 1959.

Con la comunicazione della Procura vengono invitati gli imputati sportivi a difendersi nel giudizio che inizierà a breve, nominando un difensore. 

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