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STRESA - 12-3-2024 -- Sabato 16 marzo al Palacongressi di Stresa, con inizio alle 14,30 (ingresso libero), si terrà il convegno dedicato alla Macro Regione Alpina.
L’incontro è organizzato dalla Associazione Alpine Show Room e ha ottenuto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo.
Il tema è la montagna alpina e la mobilità attraverso le Alpi quale strumento di dialogo tra i popoli.
Nell’occasione sarà presentata l’opera “In auto sulle Alpi” , di Andrea Lazzarini e Giuliana Lonardi.

L’opera in tre volumi parte dall’avventura di Charles Lincoln Freeston, pioniere dell’automobilismo inglese, che per primo percorse a bordo delle prime automobili 177 passi di montagna su strade polverose e accidentate.

IL CONVEGNO
8 nazioni, 350 passi di montagna, migliaia di km di strade, rotaie e sentieri; decine di popoli che dall’alba della storia condividono lo stesso cielo, al di sopra delle vette. Queste sono le Alpi: il cuore pulsante del continente.
Dalle Alpi lo spunto per parlare di innovazione, scoperta, avventura, amore per la bellezza, dialogo e rispetto. Senza confini.
"Vi racconteremo - spiegano gli organizzatori - la storia di un manipolo di pionieri che oltre cent’anni fa si sono sfidati a superarli quei confini, in un mondo tra l’altro pieno di barriere. Faremo il punto su quanto è cambiato quel mondo nel frattempo. E chiameremo a raccolta dei nuovi pionieri, disposti a seguire quello stesso sogno di unione e condivisione.
Nella prima parte del pomeriggio, si alterneranno sul palco relatori d’eccellenza che a vario titolo si occupano di montagna alpina, a 360 gradi, e di mobilità come strumento di dialogo tra i popoli. Dopo di che toccherà a : istituzioni, organi stampa, associazioni culturali, consorzi turistici e artigianali, piccole e grandi imprese, privati cittadini… nella nostra vetrina delle Alpi – AlpineShowroom – troverete uno spazio di confronto e collaborazione".

 

L'OPERA

"Questa è la storia di un viaggio, o meglio, di tanti viaggi, nel tempo e nello spazio", spiegano gli autori.

Nel 1995, durante un viaggio a New York, un collezionista torinese fu attratto da un vecchio volume in una libreria e, pensando di fare cosa gradita, telefonò a un suo affezionato cliente, un editore amante delle Alpi, per informarlo di quel fortunato incontro. Quel libro approdò sulle sponde del Lago Maggiore, avviando il motore dell’immaginazione e dell’entusiasmo in redazione.

Il racconto del primo volume: "Già dalla copertina evocava un incredibile viaggio attraverso le Alpi, risalente ai primi anni del XX secolo, proprio agli albori dell’automobile. Ma quel volume aveva anche un valore aggiunto: rivelava i primi passi del trasporto privato attraverso la catena alpina.

Sino a quel momento, infatti, non era possibile programmare un viaggio individuale attraverso le Alpi, che in maniera del tutto simile ai secoli precedenti erano viste più come barriere o passaggi obbligati che come mete di piacevoli avventure; quel volume “congelava” il momento magico del passaggio dalla diligenza postale alla ferrovia, e successivamente dalla ferrovia all’automobile.

Nel 1906 era stato appena aperto il traforo del Sempione, le Alpi erano sì ormai raggiungibili in quasi ogni dove, ma limitatamente ad un paio di rotaie che correvano parallele per centinaia di chilometri, schiacciate da rigidi orari, o tutt’al più a una strada dissestata e piena di impedimenti; sebbene ormai la velocità del vapore avesse preso il posto del trasporto animale, la sua fruizione restava condivisa da tanti, mentre lo spirito del viaggio individuale era proprio di un manipolo di appassionati, soprattutto britannici, che avevano preso a risalire le montagne fino a raggiungere le alte vette europee.

Il libro uscito dalla Grande Mela, datato 1910, recava la firma di uno scrittore e giornalista Inglese, Charles Lincoln Freeston, FRGS, ovvero “fellow”, membro d’elezione, della Royal Geographical Society, nata nel 1830 con lo scopo di “promuovere l’avanzamento della ricerca geografica”. Dopo aver percorso le Alpi a piedi e in bicicletta, raccontando il suo viaggio nel libro Cycling in the Alps (1900), dal 1904 al 1910 ci ritornò a bordo della sua Napier e successivamente su una Sheffield-Simplex: totale 177 passi, cinquemila miglia da Nizza a Venezia, attraverso gli otto Stati che si spartiscono la catena alpina. The High-Roads of the Alps, riedito e ampliato già nel 1911, contemporaneamente all’apertura della Route des Alpes, fu per decenni una pietra miliare dell’automobilismo pionieristico nel cuore del Continente. Decine di viaggiatori intrepidi, piloti appassionati e amanti delle montagne si addentrarono sulle serpeggianti vie d’alta quota, tanto con Freeston quanto col suo libro alla mano, per creare ciascuno a modo proprio un racconto magico, fatto di imprese mirabolanti, aneddoti parossistici, sfide e difficoltà tecniche, ma soprattutto incantevoli paesaggi, ospitalità e cultura.

Così, nel tempo in cui la sfavillante ascesa della Belle Époque raggiungeva le sue vette più audaci, e poco prima che quella modernità dorata implodesse nel primo conflitto mondiale, il binomio Alpi e motori funzionò da trait d’union, infondendo lo stesso spirito di condivisione o di sfida amichevole in una comunità internazionale di appassionati.

Rendere omaggio all’opera di Freeston, ripercorrere le sue tracce e quelle degli altri pionieri della motorizzazione alpina, ci sembra perciò non soltanto doveroso, ma utilissimo ai fini della prosecuzione, ideale e materiale, di quel sogno di unità. Dai pistoni di un vecchio motore, attraverseremo dunque le frontiere, batteremo le strade polverose, risaliremo i passi, fotograferemo gli scorci, seguiremo le indicazioni di viaggio, per respirare infine nei ricordi il vento del futuro.

A questo primo volume, una veduta grandangolare sull’epopea motoristica del primo Novecento, con incastonata la riedizione e traduzione di The High-Roads of the Alps, ne seguirà un secondo, centrato su oltre cento anni di evoluzioni tecniche, competizioni, club, luoghi e personaggi dell’automobilismo alpino, tra i quali – chissà – si cela qualche lettore.

E poiché la storia di un viaggio da sogno è una storia infinita, continueremo a scriverla insieme, sia on the road, su e giù dai passi alpini, sia nei tortuosi sentieri dell’universo digitale: per questo l’avventura In auto sulle Alpi continuerà online, attraverso pagine web dedicate per ogni capitolo, accessibili con l’apposito QRcode, dove troveranno spazio future smentite, precisazioni o integrazioni segnalate dall’editore e allo stesso modo segnalabili dai lettori di tutto il mondo".

info: www.scenari.biz  e www.alpineshowroom.eu 

 

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