VERBANIA – 09.02.2016 – Direttorio, segreteria, gruppo di lavoro,
comitato di saggi… A prescindere dalle definizione che se ne dia – e che non è nemmeno chiara a tutti coloro che hanno partecipato a definirla – è questa la soluzione che l’assemblea dei soci verbanesi del Partito democratico ha scelto per avviare il percorso di scelta del nuovo segretario cittadino.
Ieri sera c’è stato il primo incontro allargato dopo le doppie dimissioni di Riccardo Brezza e del capogruppo a Palazzo Flaim Davide Lo Duca. Alla riunione hanno partecipato, tra gli altri, il segretario provinciale Antonella Trapani, il vicepresidente della Regione Aldo Reschigna, e numerosi militanti di lunga data rimasti ai margini dell’agone politico cittadino. Il clima, nonostante qualche frecciata, è stato sereno e improntato al pragmatismo, cioè a trovare una soluzione dopo la lite tra il sindaco Silvia Marchionini e una parte della sua maggioranza. Una situazione – come ha osservato Reschigna – che andava affrontata a tempo debito e risolta prima che scoppiasse. Una situazione – ha analizzato Trapani – che con modalità e in tempi diversi ha coinvolto di recente le segreterie democratiche dei tre principali centri del Vco: Domo, Omegna e Verbania.
Critiche più o meno aperte sono arrivate al segretario uscente, Brezza, che non avrebbe coinvolto a sufficienza la città, sia in termini di partecipazione (tesserati), sia di contenuti (dibattiti e confronti anche su temi nazionali). È stato anche ripreso l’ex sindaco Claudio Zanotti, le cui esternazioni – dirette o indirette sul blog Verbaniasettanta – sulla crisi di rapporti non è stata gradita da tutti.
Mentre Brezza è intervenuto relazionando sul suo operato da segretario e mettendo in chiaro le ragioni delle sue dimissioni e il dissidio con Marchionini, quest’ultima non ha parlato.
Alla fine, per restare nel concreto, l’assemblea ha scelto di affidare a cinque persone il compito di definire presto tempi e modalità di elezione del nuovo segretario, con l’obiettivo di averlo entro marzo. I cinque sono: Fabrizio Caretti, Mariano Bolognesi, Marco Maierna, Giovanni Piana e Rino Romano.