VERBANIA – 08.12.2015 – Lunga cinque metri,
larga uno e altrettanto alta, di bronzo. È la statua che verrà collocata all’ingresso del Cem, quell’opera d’arte obbligatoria per legge (leggi qui) che è stata selezionata e acquistata per impreziosire il nuovo teatro cittadino. L’autore è Giuseppe Maraniello e il nome, anfesibena, sa di mitologico. L’anfesibena è un serpentello bifronte che secondo la tradizione greca nacque da una goccia di sangue della testa recisa della gorgone Medusa. Ma è anche una creatura leggendaria che ha traguardato i secoli, citata da scrittori latini, da Dante Aighieri nella Divina Commedia, dal poeta argentino Jorge Luis Borges nel suo “Manuale di zoologia fantastica” e dal cantautore Francesco Guccini. L’opera di Maraniello non rappresenta alcuno di questi autori ma ne trae ispirazione per realizzare una figura tondeggiante in cui le due parti simmetriche della figura si fronteggiano imbracciando ciascuno un lungo stilo.
Maraniello, 70 anni, nasce e si forma a Napoli ma dagli anni ’70 vive e lavora a Milano, dove collabora con artisti importanti tra cui Giò Pomodoro. Vanta un ricco curriculum di opere prodotte e di mostre d’arte in Italia e nel mondo.