VERBANIA – 26.11.2015 – La definizione,
sintetica e efficace, l’ha data al giudice l’avvocato difensore. “Stalking bis” è il processo che s’è aperto oggi in tribunale a Verbania e che vede di nuovo come imputato Raffaele Vallone. Anziano muratore in pensione originario della Puglia ma trapiantato a Ghiffa, il 17 luglio aveva già subito una prima condanna – 7 mesi e 5.000 euro di risarcimento a ciascuna delle quattro parti civili – per una serie di atti (dispetti, insulti, ingiurie, gesti incivili ecc…) commessi contro due famiglie di vicini di casa, i Morra e i Boscardin. Ora è di nuovo imputato per altri fatti simili, in un periodo diverso, ma per lo stesso capo d’imputazione. Un terzo processo per stalking attende di essere esaminato in febbraio dal gup mentre dal giudice di pace ci sono altri procedimenti, alcuni dei quali che chiamano anche in causa i vicini. In questa amplissima querelle giudiziaria, fatta da decine e decine di denunce, fino a luglio la difesa di Vallone, l’avvocato Carlo Ruga Riva, puntava sulla reciprocità dei dispetti. Ora, con una prima sentenza sfavorevole, potrebbe essere chiesta una perizia psichiatrica per puntare all’infermità mentale. L’ha anticipato oggi l’avvocato di Vallone, che è anche orientato, per il processo in corso, a chiedere il rito abbreviato condizionato all’acquisizione della sentenza e degli atti dell’altro procedimento e all’acquisizione dei certificati medici – datati settembre e novembre 2015 – propedeutici alla perizia.
Le richieste, esposte al giudice Luigi Montefusco, sono state congelate perché Rosa Maria Fornelli, giudice del primo processo, non ha ancora depositato la sentenza. Per questo l’udienza è stata rinviata al 24 febbraio.