VERBANIA – 23.11.2015 – Ricorso al Tar e richiesta danni.
È questa la risposta che l’associazione sportiva Insubrika manda indietro al Comune di Verbania, che questa mattina ha disposto la risoluzione unilaterale del contratto di gestione della piscina comunale di via Brigata Cesare Battisti. Dopo aver appreso la notizia dall’albo pretorio e dai media, il presidente Paolo Preti ha convocato una conferenza stampa urgente in cui ha detto la sua. “Premesso che non so nulla – ha spiegato pochi minuti prima di ricevere, di fronte ai giornalisti, il messo che gli notificava l’atto – e che questo modo di operare, senza informazione diretta, non mi piace, annuncio che ho già dato mandato allo studio Ferrari-Pagani di Novara di ricorrere al Tar e di chiedere i danni”.
Danni che Insubrika imputa al Comune anche per via delle modalità di rescissione del contratto. “Stamattina in tanti ci hanno telefonato chiedendoci quando e perché chiudevamo – ha spiegato –. Abbiamo rassicurato tutti: andiamo avanti sicuramente fino a quando non ci sarà il nuovo gestore o quando il Tar sospenderà l’efficacia o respingerà la delibera. Abbiamo subito nei mesi anche il danno di leggere sui giornali presunti disservizi segnalati dal sindaco e che lei non ci ha mai trasmesso, anche se sollecitata”.
Il presidente della società non è stato polemico ma, nel merito delle contestazioni, è stato fermo nel respingerle. “Abbiamo già contestato le inadempienze e ribadiamo che ci sono stati alcuni problemi – ha dichiarato –. Fino a gennaio i lavori a nostro carico erano stati congelati perché mancavano il certificato di prevenzione incendi e l’accatastamento. Abbiamo poi presentato un piano con ulteriori migliorie che ci è stato respinto. E su altri problemi non abbiamo ricevuto risposta”.
Su una circostanza, però, ci ha tenuto a smentire il Comune. “Non è vero che l’attività è in crisi – conclude –. Chiudiamo l’anno con un incremento del 20% di iscritti e con buoni risultati anche agonistici. Sono dati oggettivi, documentabili e documentati”.