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PREMENO - 07.10.2019 - Mancano tre stanze

dove collocare segreterie e presidenza, per questo motivo l'Istituto Comprensivo dell'Alto Verbano rischia lo smembramento. Per i circa 500 alunni ospitati in 15 scuole si profilerebbe un trasferimento a Verbania. All'isituto comprensivo Alto Verbano fanno capo 5 plessi di scuola dell’infanzia (Arizzano, Bée, Oggebbio, Premeno e Vignone); 6 plessi di scuola primaria (Arizzano, Cargiago, Ghiffa, Oggebbio, Premeno, Vignone) e un plesso di scuola secondaria di primo grado (Bée). A questi vanno aggiunti due fiori all'occhiello, che sono le scuole in ospedale di Piancavallo e del Castelli.
"Una situazione che ha dell'assurdo - commenta Antonella Cabassa di Cisl Scuola - non si può decidere di smembrare le scuole per motivi tanto risibili come la chiusura della segreteria a Villa Bernocchi. Ci rendiamo conto che si parla di una villa storica con dei limiti strutturali e che la permanenza della segretaria lì comporta dei costi - intorno ai 30mila euro - per il Comune di Premeno. Ma la decisone di chiudere e non di risolvere, cercando tre locali in una qualsiasi località dell'Alto Verbano per collocare segreteria e ufficio di dirigenza è inaccettabile". "Come organizzazioni sindacali abbiamo sempre sostenuto Sindaci e Comuni impegnati a mantenere sui loro territori importanti funzioni pubbliche e servizi per i cittadini, mentre questa decisione dei Sindaci del Verbano va nella direzione opposta", si legge nella nota sindacale firmata da Flc Cgil, Cisl Scuola e Snals Confsal. "E’ nostro fondato timore che la soppressione dell’istituzione possa condurre ad un abbandono progressivo e alla chiusura dei piccoli plessi di scuola, perché la spartizione di plessi dei Comuni dell’Alto Verbano a scuole di Verbania potrebbe avere l’effetto di spostare la popolazione scolastica verso scuole del capoluogo, con un impoverimento del progetto educativo e culturale del territorio - prosegue il comunicato -. Chiediamo quindi a chi ha responsabilità pubbliche ed ai cittadini dei Comuni interessati di riflettere sull’impatto di questo dimensionamento sul tessuto sociale della zona".
Anche i risvolti occupazionali non sarebbero lievi. Stando al sito istituzionale, l'istituto comprensivo impiega 88 insegnanti, 18 collaboratori scolastici, 5 assistenti amministrativi, la direttrice dei servizi generali e amministrativi (dsga) e il dirigente scolastico (ds).
"Smembrare l’Alto Verbano, distribuendo alunni su altre scuole di Verbania, produrrebbe l’effetto di 'riempire' le altre istituzioni scolastiche di alunni, riempimento che comporterebbe, in base ai criteri di assegnazione del Personale docente e non docente, a una consistente perdita di posti di questi ultimi, mentre il personale docente potrebbe perdere la titolarità o, nel migliore dei casi, si potrebbe trovare a dover lavorare su sedi disperse sul territorio; la perdita dell’autonomia significherebbe inoltre la perdita definitiva, in organico, di un posto dirigenziale.
Con meno posti di lavoro si aumentano le difficoltà delle scuole; chi riuscirà a garantire la sorveglianza, l’assistenza agli alunni e ai portatori di handicap, l’ apertura e chiusura dei plessi, e tutti i servizi scolastici e amministrativi?", concludono i sindacati.
Da qui il comunicato, che suona come un appello rivolto ai sindaci interessati perché si faccia qualcosa.

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