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barassi marino

VERBANIA – 17.07.2019 – Il più anziano consigliere comunale

di Verbania e, probabilmente, l’ultimo vero e convinto comunista della città. La lunga vita di Marino Barassi, scomparso stamane all’età di 93 anni, è stata scandita dall’ideologia e da quel simbolo, la falce e il martello, che ha sempre e orgogliosamente sostenuto nei decenni di militanza. Una militanza attiva, ma con un ruolo di servizio, che non l’ha mai portato a occupare ruoli o poltrone. Nemmeno a chiederle anche se avrebbe potuto farlo. Pallanzese della Piazza, il quartiere a lago, è entrato giovane alla Montefibre, dove ha lavorato per tutta la vita. La prima tessera del Pci l’ha presa quando, archiviato il fascismo, il partito ha ripreso l’attività. L’ha sempre rinnovata sino al 1991, quando Achille Occhetto svoltò e alla Bolognina propose l’evoluzione del Pds (Poi Ds, poi Pd nella fusione con la Margherita). Barassi, coerente con le sue idee, seguì la mozione Natta e si chiamò fuori. Scelse i Comunisti italiani, il movimento che ripropose il simbolo della falce e martello e che egli portò a Palazzo Flaim nel 1999, quando approntò una delle liste a sostegno di Aldo Reschigna. Una lista che portò in dote alla maggioranza 4 consiglieri su 24. E che, con un successo inferiore, contribuì alla vittoria di Claudio Zanotti al primo turno nel 2004.

Barassi ha occupato per dieci anni il suo banco nell’assemblea municipale, lasciando più tardi di tutti gli altri, all’età di 83 anni. In due mandati è intervenuto in aula pochissime volte, ma è sempre stato presente, specialmente quando i “numeri” lo richiedevano. Ed è soprattutto stato fedele all’Amministrazione e alla coalizione di centrosinistra, che ha sempre messo davanti a tutti gli altri interessi.

Qualche mese fa ha avuto un incidente domestico ed è stato ricoverato. Le sue condizioni sono peggiorate improvvisamente e stamane s’è spento all’Eremo di Miazzina. Lascia la moglie Felicina, compagna di una vita, e la figlia Paola, che dal papà ha ereditato la comune passione per la politica (la stessa dell’omonimo Marino, figlio di suo fratello, già vicesindaco di Verbania), declinata come consigliere comunale, assessore a Verbania e come consigliere regionale tra il 2005 e il 2010 per Rifondazione comunista. Il funerale si svolgerà in forma civile venerdì.

 

 

 

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