VERBANIA – 14.04.2019 – Riceviamo e pubblichiamo

la lettera di una famiglia di Pallanza che ha perso, a causa di un avvelenamento, il proprio cane, morto agonizzante, e che ci scrive alcune riflessioni su questo gesto “atroce”.

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Caro Direttore,

abbiamo scritto in passato per segnalare fatti importanti per la società, ora lo facciamo per una questione personale, della nostra famiglia, che non avremmo mai voluto  vivere.

Venerdì 12 aprile, alle tre di notte, siamo stati svegliati dai rumorosi e insoliti richiami del nostro cane, un pastore tedesco di nome Solo, che si trovava nel suo giaciglio della zona notte dell’appartamento. Appena usciti, l’abbiamo visto steso a terra: aveva violenti spasmi alle zampe ed emetteva acuti e penetranti lamenti. In dieci minuti è morto, mentre parlavamo al telefono con il veterinario, che saputi in sintomi ha confermato che era stato avvelenato da un topicida.

I nostri cani di notte hanno sempre dormito in casa, senza mai disturbare il sonno dei vicini. Di giorno, per evitare che arrecassero disturbo all’aula delle udienze del Tribunale, li tenevamo nella parte anteriore del giardino e forse questo è stato il nostro errore. 

Ritengo che informare la cittadinanza dell’esistenza di un soggetto (non ci va di definirlo persona) che uccide in maniera atroce gli animali debba essere divulgata.

Poiché si tratta di un’azione criminale –probabilmente il desiderio di avvelenare l’ha condiviso involontariamente con qualcuno– sarebbe cosa utile che quest’ultimo, non essendo responsabile , segnalasse alle Autorità il nome. Sarebbe apprezzabile.

Alleghiamo una fotografia di Solo, ucciso barbaramente.

Grazie.

Famiglia Avolio-Marcovicchio