GHIFFA – 11.04.2019 – Ghiffa, Craveggia, Caprezzo
e Intragna. Sono quattro i comuni che alla scadenza di legge del 31 marzo non hanno approvato il bilancio preventivo triennale 2019-2021. Sono arrivati “lunghi” e il prefetto Iginio Olita (nella foto), facendo valere le norme che regolano gli enti pubblici, li ha formalmente diffidati: se entro 20 giorni (la comunicazione è partita l’8 aprile) non procedono all’approvazione, saranno commissariati. La comunicazione, che è stata spedita tramite pec ai sindaci matteo Lanino, Paolo Giovanola, Alberto Barbini e Tiziano Morandi, con l’obbligo –come sottolinea in una nota la prefettura– di trasmetterla ai singoli consiglieri comunali (a Ghiffa il consigliere di minoranza Pierre Gelil lamenta, a oggi, di non averla avuta) è perentoria e, se non avrà seguito, porterà allo scioglimento dei Consigli comunali, tutti in scadenza al 26 maggio. Ciò significa che, non essendoci il tempo materiale per indire le eventuali elezioni, si rischia che il commissariamento duri sino al 2020. I sindaci hanno comunque la possibilità di rimediare convocando i rispettivi Consigli entro il 28 aprile e mettersi in regola.
Di norma i bilanci preventivi (annuali sino a qualche anno fa, ora triennali) vanno approvati entro il 31 dicembre dell’anno precedente. Il ministero dell’Economica e finanze sposta in là la scadenza ed è capitato, in tempi recenti, che si andasse anche oltre marzo. Ciò non è accaduto nel 2019 e i quattro comuni, di cui peraltro tre retti dal medesimo segretario comunale (Ghiffa, Caprezzo e Intragna) si sono trovati scoperti. Se per centri come Intragna (108 abitanti) e Caprezzo (163), i meno popolati del Vco, ci sono anche ragioni tecniche legate al numero di dipendenti, meno giustificata è Ghiffa, che con i suoi 2.368 residenti è il 13° comune (su 74) della provincia per popolazione.