1

conf s pepe nero

VERBANIA – 26.02.2019 – Più che la quantità di droga

smerciata -15 chili nei mesi in cui è durata l’indagine- la molla è stata la sostanziale impunità che ritenevano di avere i volti (noti) dello spaccio pallanzese. È attorno a piazza Gramsci e ad alcuni esercizi pubblici che è nata l’inchiesta che, coordinata dal sostituto procuratore Gianluca Periani, la Mobile della questura del Vco ha condotto a termine oggi, dando esecuzione a 26 misure cautelari autorizzate dal gip verbanese Beatrice Alesci. Con un blitz scattato poco dopo le quattro, con l’impiego di 150 poliziotti, anche nelle province di Novara, Varese e Vercelli sono state arrestate 20 persone (9 sono in carcere, 11 ai domiciliari). A 6 è stato notificato l’obbligo di firma e 3 sono finite denunciate. Si tratta di un gruppo di italiani e marocchini che si approvvigionavano di droga, perlopiù hashish ma anche cocaina e marijuana, dal Marocco tramite le piazze di Milano, Vercelli e Varese. I clienti erano – come sottolineato dal questore Salvatore Campagnolo e dal dirigente della Mobile Matteo Luconi nella conferenza stampa che ha reso noti gli esiti dell’operazione – “studenti e imprenditori locali della Verbania bene”.

Il centro dello spaccio era il bar Pepe Nero –da qui il nome dell’operazione, battezzata Pepe Amaro– di piazza Gramsci (i titolari non sono coinvolti nell’indagine) che, una volta chiuso per questioni economiche, è stato sostituito come luogo di incontri e affari da altri due locali pubblici poco distanti, il bar Corona e il bar Roma. È in queste zone, nel cuore di Pallanza, che s’è concentrata l’attenzione degli inquirenti. La Mobile ha disposto intercettazioni telefoniche e ambientali, tradotte in italiano dall’arabo perché numerosi indagati parlano tra di loro esclusivamente nella propria lingua madre, che hanno permesso di rivelare uno spaccato del mondo locale dello spaccio. “Credevano di restare impuniti – ha commentato il questore Campagnolo –, pensavano che tutto fosse loro concesso. Abbiamo svolto indagini puntuali e veloci (l’attività più intensa è stata in estate, tra luglio e agosto, ndr) e ottenuto dal gip le misure cautelari. Abbiamo disposto per i bar Corona e Roma la chiusura temporanea di 30 giorni per motivi di sicurezza pubblica e auspichiamo che il Comune prenda provvedimenti sulle licenze”.

Nel corso delle indagini l'arresto più eclatante, nei giorni scorsi, è stato quello di una coppia sorpresa con un chilo di hashish nascosto in auto nel seggiolino del bimbo minore disabile. Le persone coinvolte a Verbania sono, in alcuni casi, volti noti alla giustizia. Le misure cautelari riguardano Tiberio Ghirardelli, Teodoro Stabile, Youssef El Meskine, Zouahar El Kherami, Mohamed Zaouak, El Aziz El Azouazi, Francesco Camposano, Mehdi El Bitaria, Said Touira, Carmelita Rifici, Maria Cristina Rampone, Paolo Zolanetta, Morena Barison, Andrea Cerutti, Paolo Grillo, Leila Chemmaki, Luca Aicaredi, Tarik Semami, Sabrina Maria Tonini, Paola D’Introno, Said El Jari.

Nella foto, da sinistra: il vicequestore e gabo di gabinetto Andrea Lefano, il questore Salvatore Campagnolo e il commissario capo Matteo Luconi, dirigente della Squadra Mobile. 

pepe amaro arresti

hashsish pepe

 

 

 

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Se prosegui nella navigazione di questo sito acconsenti l'utilizzo dei cookie.