VERBANIA – 25.07.2015 – La discarica di Santino
è ancora sotto sequestro. Dal 13 luglio all’ingresso dell’area di raccolta e trattamento di inerti e verde che la cooperativa Le Risorse gestisce in via per Santino a Trobaso, sono apposti i sigilli. È la seconda volta in meno di un anno che l’attività viene interrotta. La causa è l’indagine aperta dal pm Nicola Mezzina sulle presunte violazioni delle legge ambientali e su irregolarità fiscali. L’ipotesi investigativa è che nella discarica siano avvenuti trattamenti non regolari e che alcuni conferimenti di rifiuti avvenissero in “nero”.
Per queste ragioni il 12 dicembre 2014 il pm aveva chiesto – e il gip autorizzato – il sequestro preventivo dell’impianto. Le Risorse avevano subito presentato richiesta di dissequestro al tribunale del Riesame ottenendo il 9 gennaio 2015 l’annullamento e l’autorizzazione a riaprire. Il 17 gennaio il pm ha presentato ricorso in Cassazione e il 2 luglio Roma s’è pronunciata definitivamente a favore della cooperativa e contro il sequestro. Un sequestro bis, tuttavia, è stato notificato il 13 luglio. Le Risorse hanno già presentato ricorso e l’udienza è prevista per mercoledì 29 luglio.
Nel frattempo l’attività è ferma, l’azienda non può trattare i rifiuti che raccoglie anche per conto di ConSerVco e per alcuni comuni del Verbano e anche i privati non possono conferire gli scarti vegetali e gli inerti. Una situazione che, come accaduto a dicembre scorso, il sindaco di Verbania Silvia Marchionini chiede si superata. Ieri il primo cittadino ha diffuso pubblicamente la lettera spedita a pm e gip in cui chiede di valutare il dissequestro anche alla luce dei problemi che potrebbero ripercuotersi sulla città, come l’abbandono indiscriminato di rifiuti. Il Comune s’è reso disponibile, insieme alla Provincia, a “trovare meccanismi di prevenzione dell’eventuale utilizzo distorto, da parte di imprese, della possibilità a suo tempo concessa dalla convenzione comunale, del conferimento da parte di privati”.