VERBANIA – 28.01.2019 – Guidava alticcio
nella notte in cui sbandò e finì con l’auto contro il cancello d’una casa. Guida in stato di ebbrezza è il reato per il quale oggi il Tribunale di Verbania ha condannato a un mese, dieci giorni e 1.800 euro di ammenda il cestista varesino, già giocatore della Paffoni Omegna in serie B, Mohamed Touré. Il 26enne play d’origini africane, nazionale Under 20 nell’estate del 2012 e debuttante in A1 all’Armani Jeans Milano l’anno successivo, nel biennio tra il 2011 e il 2013 ha vestito la casacca rossoverde della Fulgor, mantenendo in provincia rapporti e amicizie. All’alba del 14 dicembre del 2014 era al volante della sua auto diretto a Bracchio di Mergozzo. Nella ripida e stretta strada che conduce alla frazione perse il controllo e, in quello che viene definito un incidente autonomo, si fermò contro una cancellata. Fu lui stesso, che aveva l’auto inservibile ma che era cosciente e non mostrava ferite, a chiamare il 112. Sul posto arrivò una pattuglia della stazione carabinieri di Gravellona Toce. I due militari ne notarono subito lo stato alterato e lo sottoposero al pre-test dell’etilometro, risultato positivo. Quindi, letti gli avvisi di legge, lo fecero soffiare due volte: la prima l’esito fu 1,21 grammi per litro, la seconda 1,03, entrambi valori sopra la soglia di legge. Il veicolo fu caricato sul carroattrezzi, il giovane – che rifiutò d’essere portato in ospedale dall’ambulanza chiamata dai carabinieri – se ne andò e i carabinieri trasmisero gli atti alla Procura. Per quella guida in stato di ebbrezza Touré ha ricevuto un decreto penale di condanna al quale s’è opposto, chiedendo la messa alla prova, negata per non aver concordato il piano dei lavori socialmente utili. Per questo oggi è finito a processo. Difeso dall’avvocato Alberto Beer, è stato condannato a un mese e dieci giorni di arresto e 1.800 euro di ammenda con i benefici della sospensione della pena e della non menzione. Il fatto, che risale al 2014, è datato e in caso di appello potrebbe intervenire la prescrizione.