STRESA – 25.01.2019 – Ha ascoltato con attenzione

le perorazioni della preside Manuela Miglio e del presidente dell’Hospes Riccardo Fava Camillo e, pur senza impegni specifici, ha promesso di prendersi a cuore il problema del “Maggia”. I vertici dell’istituto alberghiero stresiano sono stati i primi, oggi pomeriggio, ad accogliere il ministro della Cultura Alberto Bonisoli. L’hanno atteso all’ingresso della scuola –sede dell’incontro– e, prima che incontrasse giornalisti e albergatori, gli hanno raccontato le vicissitudine (vecchie e nuove) della più vecchia scuola alberghiera d’Italia, che da ottant’anni sforna professionisti della cucina e della ristorazione e che, ristretta in spazi angusti e insufficienti, vive tra più sedi distaccate, anche fuori comune, i problemi della manutenzione delle aule, degli spazi per le attività, dei trasporti necessari tra un’ora e l’altra. Da luglio non passa giorno che il “Maggia” non occupi le cronache locali. Ma non per le sue eccellenze didattiche, quanto per le aule non sicure, fredde, inagibili, e per le proteste degli studenti che sono andate crescendo. Sono due i problemi dell’Alberghiero: le aule che mancano e il progetto della nuova sede che s’è impantanato per il no del comune di Stresa alla soluzione concordata nel 2013, l’edificazione sul terreno dello stadio “Forlano”. Problemi non facilmente risolvibili in tempi brevi, nonostante ne sia stato edotto l’esponente del M5S, membro dell’esecutivo –ancorché alla Cultura e non all’Istruzione– del governo Conte, che sulla questione ha criticato chi se n’è politicamente occupato. “Perché dal 2006 la situazione è così? Prima di trovare una soluzione bisogna capire perché non è stata affrontata”.