VERBANIA – 22.01.2019 – Quasi 28 anni complessivi

di carcere e multe per 159.000 euro. Sono queste le condanne che il sostituto procuratore verbanese Fabrizio Argentieri ha chiesto oggi nel processo per evasione fiscale, falso e contrabbando di alcolici che vede imputate con rito ordinario nove persone. I fatti contestati risalgono al 2010 e al 2011 e vertono attorno all’attività della Spirit & Wine di Omegna, ma s’estendono anche oltre il territorio provinciale abbracciando Napoli e Vicenza, dove le locali Procure procedono per fatti analoghi. Nel Cusio la società era una deposito fiscale di superalcolici destinati anche all’esportazione e soggetto alle normative fiscali sulle accise. Un deposito in cui furono riscontrate anomalie nei registri di carico e scarico che portarono gli ispettori delle Dogane e, poi, la Guardia di finanza, a scoprire quello che l’accusa considera un commercio in nero fatto di fittizie esportazioni all’estero per non pagare le accise, evase per diversi milioni di euro. Sulla carta gli alcolici risultavano provenienti da una società di Napoli, stoccati e spediti in Gran Bretagna e in Romania. Nella realtà così non avveniva. Il pm Argentieri ritiene che le figure di spicco di questo gruppo siano Fernando Luccarelli di Invorio e l’ex avvocato verbanese (radiato dall’Ordine già una decina d’anni fa) Arturo Fiore. Per loro ha chiesto una pena di 5 anni e 30.000 euro di multa. Tre anni, otto mesi e 18.000 euro di multa è la proposta avanzata al collegio presieduto dal giudice Donatella Banci Buonamici per l’ossolano Bruno Vadalà; tre anni (15.000) per Dino Todescato e Alessandro Bugini; due anni e otto mesi (4.000) per Maria Luisa Stevanato; un anno, otto mesi e 15.000 per il verbanese Marco Folli (legale rappresentante di Spirit & Wine); sette mesi e 15.000 per Lorenzo Tibaldi. Oggi è stato il giorno delle requisitorie. La sentenza sarà pronunciata il 16 aprile.