VERBANIA – 20.01.2019 – L’investimento non fu colpa
del conducente del motorino e venne determinato dall’imprudenza del pedone, ma i vigili non ci stanno. Con questa motivazione il giudice di pace Carlo Crapanzano il 18 novembre scorso ha accolto un ricorso civile a una sanzione al codice della strada annullando il verbale elevato il 1° novembre 2017 dalla polizia municipale di Verbania. L’episodio si riferisce a un intervento del 28 ottobre, quando i “ghisa” erano stati chiamati per rilevare un incidente stradale avvenuto in via Vittorio Veneto. Sul ponte della ss34 ci fu un investimento. Un pedone, che insieme a un altro stava attraversando la strada (all’altezza della chiesa evangelica, verso il lago) al di fuori delle strisce pedonali, venne urtato da un motorino che, nella sua mezzeria, sorpassava la lunga e lenta fila dei veicolo incolonnati che lo precedevano. Secondo i vigili quella manovra era meritevole di una multa ai sensi dell’articolo 141 del codice della strada, secondo cui “il conducente deve sempre conservare il controllo del proprio veicolo ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizione di sicurezza, specialmente l'arresto tempestivo del veicolo entro i limiti del suo campo di visibilità e dinanzi a qualsiasi ostacolo prevedibile”. Il giudice, al contrario, ha sposato le tesi del ricorrente, sostenendo che due pedoni che attraversano la strada fuori dalle strisce passando tra le auto incolonnate non sia una circostanza prevedibile per il conduttore del motociclo. La controversia non finirà con la sentenza del giudice di pace, perché il Comune di Verbania ha deciso a sua volta di impugnarla.