VERBANIA - 17.01.2019 - “Non si possono risolvere i problemi del sovraffollamento
scolastico spostando indirizzi di scuole in altre scuole”. E' duro il comunicato dei Giovani democratici del Vco -al centro ci sono le vicende che coinvolgono il paventato trasloco del liceo classico di Verbania- per voce del segretario Mattia Nobili. “Apprendiamo un’altra volta l’indecisione della nuova Amministrazione provinciale, che prima decide di spostare il liceo classico Cavalieri al Franzosini, senza un motivo logico valido, poi in seguito alle contestazioni da parte di studenti e insegnanti cambia idea. Tutto ciò lascia comunque il mondo studentesco nell'incertezza. Noi Gd siamo schierati a fianco degli studenti: il Classico non deve essere trasferito in un'altra scuola”.
Nobili elenca tutti gli aspetti negativi dell’eventuale trasloco, tra cui “l'aumento dei costi di trasporto”, i problemi derivanti dall’assenza della palestra all’istituto Franzosini e quelli relativi ai laboratori. “Molti professori, peraltro, hanno ore al Classico e subito dopo allo Scientifico o a Scienze Umane: per raggiungere il luogo dove svolgere lezione si perderebbe parte dell'ora. La Provincia ha pensato a tutto questo. E Albertella vuole veramente amministrare Verbania?”. Così Nobili nella nota: “Ma il motivo più importante per cui dobbiamo opporci è perché questo creerebbe un precedente: non si possono risolvere i problemi del sovraffollamento scolastico spostando indirizzi di scuole in altre scuole. Il mondo scolastico non deve pagare per gli errori della politica e dei governi”.
Infine, dopo l’attacco al centro-destra, anche quello al M5S. “Giungono notizie assurde sull’Istituto Cobianchi, palesemente inventate dai 5 stelle in un tentativo disperato di prendere qualche voto. Si sono inventati un collettivo studentesco filo 5stelle, strumentalizzando una ragazzina che durante una loro conferenza afferma, così riportano i giornali, che il 3° piano dell’istituto è chiuso causa amianto. Al 3° piano del Cobianchi ci sono classi che fanno lezione. I lavori di rimozione dell'amianto sono stati fatti anni fa. Serve un movimento giovanile compatto che combatta la propaganda di queste persone e che si inserisca nelle dinamiche politiche per cambiate il Paese”.