ARMENO – 15.01.2019 – Un buco
da almeno 50.000 euro, multe emesse e il cui incasso non risulta nel bilancio dell’ente, il comandante dei vigili rimosso dall’incarico e un fascicolo aperto in Procura. È bufera all’Unione dei comuni dei Due laghi per un caso scoppiato a fine 2018 e che ora è al vaglio della magistratura. Tutto nasce il 30 ottobre, quando uno dei revisori dei conti dell’ente nato il 1° gennaio 2016 per gestire le funzioni associate dei comuni di Armeno, Brovello Carpugnino, Colazza, Gignese, Massino Visconti, Nebbiuno e Pisano mette nero su bianco alcune irregolarità contabili e di cassa che riguardano la riscossione delle sanzioni al codice della strada. Nel mirino finisce la polizia locale, che ha il compito non solo di comminare le multe, ma pure di incassarle –anche in contanti, allo sportello– e di inoltrarle per la contabilizzazione.
Il segretario dell’Unione il 6 novembre avvia un provvedimento disciplinare nei confronti di Mauro Aceti, comandante della polizia locale e responsabile di protezione civile, cui segue la rimozione dall’incarico per “responsabilità particolarmente grave”. Aceti, cui viene anche revocato il distacco alla Procura della Repubblica di Verbania come ufficiale di polizia giudiziaria incaricato di seguire perlopiù reati ambientali e abusi edilizi, il 7 gennaio viene sostituito da Lorenzo Maffioli, comandante della polizia locale di Castelletto Ticino, che riceve preciso mandato di riorganizzare il servizio e di verificare i residui attivi, cioè la corrispondenza tra le multe emesse e quelle riscosse. Il 9 gennaio viene conferito incarico legale all’avvocato Federica Piccaluga di Arona per “assistenza stragiudiziale a tutela dell’Amministrazione in merito alla vertenza ‘Ufficio polizia locale’”.
Gli ammanchi sono accertati, l’entità è da determinare al centesimo. Che si tratti di irregolarità contabili o di reati penali –l’ipotesi più grave è quella del peculato– lo dovrà stabilire la magistratura.
